Trick or treat?

Il presidente gratta & fotti

Se la notte di Halloween servisse alla celebrazione delle zucche vuote, in Italia sarebbe festa nazionale. La chiesa che guadagna col porno, il presidente del consiglio col gioco d’azzardo…viene voglia di espatriare. Su un altro pianeta.

Anch’io come Ingroia parteggio per la Costituzione. Qualcuno vuole aprire un fascicolo anche su di me? magari qualche rifiuto subumano come quelli che si sono scandalizzati che un uomo dello stato difenda lo stato anziché vomitarci sopra come  fanno loro?

“La Repubblica: 
Acqua sul fuoco da servizi e investigatori
Nessuna ripresa della propaganda armata
Aisi, Ros e Ucigos spiegano che non esistono informazioni specifiche sull’allarme lanciato da Sacconi. Registrato solo un incremento dell’aggressività dell’area anarco-insurrezionalista. [ettepareva..:-)))]”
Dunque, perché sacconi non viene denunciato per procurato allarme? se un Magistrato dice di stare dalla parte della Costituzione e della legalità non lo può fare in funzione del ruolo perché secondo certi cervelli putrefatti difendere queste cose significa essere sovversivi, comunisti o, vieppiù, di parte e poco importa se sia quella, la parte giusta, ma se un ministro apre bocca solo per dare aria al velopendulo e dice cazzate quelle sì, pericolose e contro lo stato, tutti zitti?

Mandiamoci tutti a fare in culo

Ogni tanto bisogna fermarsi perché bisogna contarsi. Siamo in tanti a voler fare la rivoluzione, con le armi o senza, nudi o vestiti, in piazza o a palazzo, su Facebook o su Youtube. Da ieri a oggi altri due compagni si sono aggiunti: Enzo Iacchetti e Fabri Fibra, uno con un filmato e uno con un libro. E che importa se il primo è a libro paga del tizio monopolista dell’editoria e del consiglio e l’altro … già, l’altro, chi è?

Ogni tanto bisogna fermarsi, contarsi e comprendere come mai, tutti i nuovi rivoluzionari alla fine sembrino uscire dai libri paga di berlusconi; Matteo Renzi compreso. Sì, perché a sentirlo, il rottamatore un poco imbecille, sembra proprio uno uscito da uno dei master per diventare dirigenti di partito. Uno di quelli che illo tempore, ricevette il kit del perfetto berlusconoide con tanto di cravatta regimental, giacchetta blu e lo slogan adatto all’occasione.

 Dicono che ci sarebbe bisogno di idee per riappropriarci del nostro futuro, e fare un filmato col quale si mandano a fare in culo questo o quello, sembra oggi l’idea vincente, la goccia nel mare, la speranza che le cose possano cambiare davvero.

L’idea che mi sono fatta io è che nessuno voglia davvero lavorare per uscire dalla situazione di stallo nella quale ci troviamo, e le dichiarazioni illuminate dei ministri di questo governo mi danno ragione. Nessuna persona sana di mente, vorrebbe correre davvero il rischio di dover governare il ritorno in porto di questa nave ormai affondata e inclinata su un fianco, dentro il mare.

 L’unica cosa da fare è quella che stanno facendo: sparigliare le carte. Offrire diversivi capaci di creare nulla per confondere il niente.

Ci conserveremo nel malaffare dal quale siamo governati fino ad esaurimento, perché l’Italia – lo sappiamo – non è un paese normale. Non potremo diventare tutti islandesi, perché in Italia il governo non si dimette, ma anzi di crisi in crisi (quelle morali) l’impunità segue il flusso dell’inflazione monetaria, e per pagare impunità si assoldano altri impuniti da far ministri o sottosegretari. Lo stato s’indebita (noi moriamo si fame) e lo stato paga i debiti del suo ladro più alto in grado.

Si aggirano le leggi con codicilli e decreti all’interno di altre leggi, e si uccidono i diritti dei cittadini, e per farli stare buoni non vi è altra via che quella di farli incattivire, fino allo scontro reale, fino alla possibilità, per la malavita di governo di poter essere finalmente liberi di spararci addosso: perché il rischio è il terrorismo, e lo dice un ministro. Quello stesso che ha avuto modo di dichiarare che bisogna licenziare per assumere, evirarsi per copulare.

La soluzione ci sarebbe, così semplice e banale da far sorridere, tornare alle regole del buon senso socialista, con una regola prima: creare lavoro. Il resto nemmeno si deve dire perché verrebbe da sé, lavorare per tornare alla vita. Ma questa non è certo un’idea nuova, o giovane, non ha un nome che si possa abbinare bene a una canzone di Jovanotti e nemmeno di Ivano Fossati. È semplice buon senso quello che una volta, per avercelo, bisognava essere di sinistra.

Ma io son fuori tempo, non sono né giovane né vecchia, nemmeno di mezza età. Mi verrebbe da salutare ancora con “A pugno chiuso” ma non va di moda: ora per salutare i rivoluzionari dovrei adeguarmi anche io: Vaffanculo!

Rita Pani (APOLIDE)

4 thoughts on “Trick or treat?

  1. E’ difficile commentare un resoconto così calzante del tempo che viviamo. Penso che in pochi intuiscano il pericolo che stiamo correndo e che riesca ad annusare il clima di presente che sta scivolando sempre più nel gorgo del complotto. E’ da tempo che dichiaro la mia paura per i preparativi di un pretesto che giustifichi svolte reazionarie cruente,sacconi mi suggerisce che questa opera sta andando avanti,la sinistra assomiglia alla DC cilena pregolpe cieca e sorda e forse in parte collusa col potere. Non sono più convinto che l’europa sia uno scudo sufficente a contrastare queste manovre,il potere economico potrebbe addirittura compiacere il Mussolini di turno per poi circuirlo alle proprie esigenze. Ho paura: vaffanculo.

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