Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia

In questo paese è URGENTISSIMO che la maggior parte della gente capisca una volta e per sempre  che l’omosessualità rientra nella NORMALITA’ della vita di tanta gente.

Che la politica smettesse di nascondersi dietro al solito  paravento ridicolo, pietoso, miserabile de “il paese non è pronto”: a cosa, ci dovremmo preparare, al fatto che due persone si scelgano e vogliano amarsi, vivere insieme, avere diritto ai loro diritti come tutti?  io e tantissima altra gente siamo pronti da un pezzo.  E da qualche parte si deve iniziare a trasformare l’Italia in un paese civile: insegnare che esistono altre forme di NORMALITA’ a chi non ce la fa da sol* è un preciso dovere della POLITICA. 
Ancora ieri Bersani ribadiva – a proposito della regolarizzazione delle coppie gay –  la solita canzoncina trita e ritrita che “serve una legge ma non chiamiamola matrimonio”.  Mentre è preciso dovere della politica dare i diritti a chi non li ha senza togliere nulla a chi li ha già,  possibilmente senza infilarci un MA.
Perché poi alle dirigenze del MA qualcuno (e molti lo stanno facendo) potrebbe rispondere “vi voterei, ma…”
A Bersani voglio dire che lui è il segretario di un partito denominato democratico, cioè a dire che dovrebbe lavorare per la gente, per il popolo, promuovere, incentivare e favorire leggi finalizzate all’estensione dei diritti.  E la politica agisce in virtù delle esigenze dei cittadini, non in base ad un sentire comune radicato dai secoli dei secoli che si fonda sull’ignoranza, sul pregiudizio, sul presunto volere di un Dio (quellochecèperchéglielhaddettoalloro).
Al tempo della Controriforma,  papa Pio IV incaricò un artista di ricoprire con una sorta di mutanda i personaggi del Giudizio Universale di Michelangelo.
E ancora oggi, nel terzo millennio,  più di mezzo mondo è costretto a subire il puritanesimo di maniera e di facciata, l’ipocrisia propalata da gente dalla morale piuttosto ondivaga per non dire disgustosa,  pagando un prezzo altissimo in fatto di civiltà e riconoscimento dei diritti.

Non sopporto più questi alibi idioti di chi si nasconde dietro il fatto che la gente non capirebbe, dietro all’incapacità di accettare scelte che non mettono in pericolo né a repentaglio la sicurezza di nessuno.
I pericoli sono altrove, non in due persone che si amano.
Omosessuali, transessuali e lesbiche italiani, residenti in questo paese hanno diritto a vivere la loro vita come tutti gli altri.
Perché prima dell’orientamento sessuale viene la persona e il cittadino. E la politica deve fare tutto quello che c’è da fare per rendere possibile, concreto, legale il riconoscimento di tutti i loro diritti.
Basta con l’ignoranza, basta coi pregiudizi.

7 thoughts on “Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia

    • Questo paese e il mondo intero saranno finalmente normali quando non ci sarà più la necessità di celebrare, commemorare, ricordare con una giornata dedicata tutto quello che NON si deve fare, dunque, discriminare, stuprare e ammazzare le donne, disconoscere e deprivare le persone dei loro diritti. Quindi presumo che non succederà mai.

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