D’Alema: come si fa a non amare quest’uomo?

Riecco, immancabile, la disinformazione del TG1.  Quasi esattamente due anni fa, il TG1 assolveva l’avvocato Mills, che invece era stato semplicemente prosciolto per intervenuta prescrizione. Si gridò allo scandalo, alla manipolazione dell’informazione, alla diffusione di falsità. Cose per cui Minzolini disse: “Vi prego, i complimenti mi imbarazzano”. Anche Silvio Berlusconi è stato prosciolto per prescrizione. Ed ecco come il sito del Tg1 ha dato la notizia:

Notizia solo successivamente rettificata con “Berlusconi prosciolto per prescrizione”.

E’ cambiato il direttore, ora c’è Maccari, ma non c’è niente da fare. Al cuor non si comanda. (Rabdomante, Cattive maniere per l’Unità)

Sottotitolo: O Berlusconi rinuncia alla prescrizione oppure è nient’altro che un corruttore che se l’e’ scampata modificando leggi a proprio vantaggio. Cos’ha da dire Monti a riguardo, visto che la sua maggioranza sta in piedi sui corruttori? Evidentemente Monti si trova in migliore compagnia con i corruttori che con la gente normale, visto che nel suo governo non si può entrare se non si è milionari.
(Paolo Ferrero, segretario del partito di Rifondazione Comunista)


 Checché ne dicano Silvio Berlusconi e i suoi trombettieri, la sua carriera di imputato è costellata di reati accertati ma impuniti. Ecco un riepilogo dei processi.

Berlusconi assolto? No, colpevole 10 volte su 25 accuse. I reati accertati ma impuniti

Il Pd di oggi e il cosiddetto centrosinistra di ieri e ieri l’altro – da quando b., è “sceso in campo” – sono stati la migliore assicurazione sulla vita di berlusconi.
Perché il centrosinistra quando è al governo e ogni volta che, per sbaglio, torna al governo non cancella non modifica né corregge tutte le leggi vergogna fatte su misura per il capobanda e l’associazione  che lo appoggia.

E spesso se ne è reso più che complice mettendo la sua faccia davanti ad altre leggi vergognose (necessarie per gli italiani e cioè solo per berlusconi e i suoi amichetti di merende) vedi quella sull’indulto voluta da Mastella  ma fatta apposta per far scontare a previti solo quattro giorni di detenzione rispetto ai sei  anni che gli spettavano, quando era ministro col governo di Prodi.
Perché il centrosinistra non ha mai fatto una legge seria sul conflitto di interessi  (come c’è in tutti paesi mediamente civili dove la distinzione fra controllori e controllati la stabilisce la legge) anche quando avrebbe potuto, anzi, non dimentichiamoci di D’Alema e della sua frase ormai passata alla storia: “Mediaset è una grande risorsa per il paese” e nemmeno di Violante quando confessò in Parlamento che c’erano stati accordi (quelli che cdx e csx sono abituati a fare con le mani sotto al tavolo) già nel 1994 per garantire a berlusconi e a Letta che “le televisioni non sarebbero
mai state toccate” (e infatti nessuno lo ha mai fatto: quando si dice mantenere le promesse) e tenne a precisare, forse vantandosene anche, che durante il governo di csx il fatturato di Mediaset lievitò di ben 25 volte. E fu sempre D’Alema che, durante il suo governo nel 1999, fece approvare una legge a favore delle Tv di berlusconi facendogli pagare solo l’uno per cento dei ricavi per le concessioni televisive.
Che poi è lo stesso D’Alema che legittimò, nonostante ci fosse e c’è una legge che impedisce ai possessori di media e mezzi di comunicazione di intraprendere carriere politiche, la figura politica di berlusconi con la famosa e, secondo il geniale statista del Tavoliere, necessaria, bicamerale.
Ed è stato sempre il centrosinistra a resuscitare berlusconi ogni volta che lui – da se stesso medesimo – ha fatto il possibile ma soprattutto quell’impossibile che gli è sempre riuscito a meraviglia, per suicidarsi politicamente.
Non dimentichiamoci di Veltroni che, durante l’ultima campagna elettorale si rifiutava persino di pronunciare il nome di berlusconi, ché forse pareva brutto far sapere alla gente che l’avversario da combattere era silvio berlusconi, fino ad arrivare ai giorni nostri e al giovane virgulto Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che in un’intervista al Corriere della sera, ha detto che b., al processo per la corruzione del testimone David Mills “è stato prosciolto e spero che questo ponga fine alla lunga era delle curve e degli ultrà”.

berlusconi è stato prescritto ma per Renzi è la stessa cosa.

Perché la cosa importante, sempre per Renzi è che berlusconi sia uscito da quel processo tornando ad essere un cittadino libero (ma c’è sempre il processo Ruby e quell’accusa di sfruttamento di prostitute minorenni che, evidentemente Renzi ha rimosso per non autodispiacersi troppo).

Quindi, riassumendo il Renzipensiero dal quale non risulta che il PD abbia preso le distanze devono tacere tutti quelli che dicono o scrivono che berlusconi ha ottenuto la sesta prescrizione grazie alle leggi che si è fatto approvare dalla sua maggioranza di parlamentari nominati (compresi i suoi avvocati). E che, sempre grazie a quelle leggi ha potuto mettere le mani sulla Mondadori, evadere il fisco, truccare i bilanci, sottrarsi al giudizio dei tribunali garantendosi dunque l’impunità.
Probabilmente Renzi non si è ancora ripreso dall’emozione di quando andò a conferire con berlusconi in quel di Arcore, a dicembre del 2010 e lì berlusconi gli disse: “tu mi somigli”.

Dunque considerando il passato, il presente e il futuro direi che noi italiani siamo in ottime mani.

Le sconcertanti affermazioni di Violante in parlamento nel 2003, introdotte da Marco Travaglio.

The best of Minzolini (solo per stomaci robusti)

Se l’Italia fosse un paese normale uno come Minzolini sarebbe stato cacciato per manifesta incapacità, per i risultati disastrosi degli ascolti. Ma, come sempre accade in questo paese ci vuole un reato e spesso nemmeno basta per eliminare definitivamente le mele marce. Leggo che per il fu ‘direttorissimo’ (come lo chiamava berlusconi) si cerca una nuova collocazione, sempre in Rai. Perché? perché uno che ruba (peculato è solo una parola più gentile ma significa esattamente aver rubato) all’azienda che lo paga deve avere un’altra possibilità? perché non può essere licenziato e basta come un qualunque dirigente incapace e, nel caso di Minzolini anche disonesto?

Sottotitolo: Non è bastata l’emorragia d’ascolti che ha fatto perdere credibilità, prestigio e soldi al giornale della rete ammiraglia Rai. Non sono bastati gli editoriali a senso unico, né la cacciata dal video di quei conduttori ritenuti troppo orientati a sinistra. E neppure i servizi sulle gelaterie e cappottini per animali mandati in onda prima (e spesso al posto) delle notizie importanti. Per cacciare Augusto Minzolini dalla poltrona del Tg1 c’è voluto il tribunale di Roma. Sì, perché la prima conseguenza del rinvio a giudizio con l’accusa di peculato per le spese folli fatte con la carta di credito aziendale è stata la rimozione dal suo incarico decisa dal Cda di Viale Mazzini. (Il Fatto Quotidiano)

13 dicembre 2011. Augusto Minzolini non è più il direttore del Tg1. Il Consiglio di Amministrazione lo ha appena rimosso dall’incarico: verrà trasferito. Sono stati 33 mesi fantastici, non c’è che dire, e noi vogliamo ricordarlo come si deve: e cioè con una selezione dei suoi migliori servizi e dei suoi migliori editoriali. Dai cani sotto Xanax alle finte assoluzioni, e tanto altro. Prima che ce lo chiediate: sì, il seguente materiale è stato realmente mandato in onda dal più importante telegiornale del servizio pubblico italiano. Davvero.

[Anche sul sito dell’Espresso – Qui il libro bianco del Tg1, grazie Ari ]

1° editoriale: “Sarò un direttore obiettivo ed imparziale”.

Schumacher confessa: “Mi tingo i capelli”.

Corso di sostegno psicologico per cani depressi.

Figaro, barbiere in un paese fantasma.

A Milano il primo corso di galateo per cani metropolitani.

Dall’Inghilterra le capre cavalcate da fantini di pezza.

2° editoriale: “Il caso escort-Berlusconi? Solo gossip”

Ecco a voi il new look di “Panorama”.

Usa: meglio dimagrire velocemente che lentamente.

Tavola sobria ma non minimalista.

Città del Capo, a 54 anni muore lo scimpanzè fumatore.

Record di esorcisti, Verona assediata dal maligno.

Capri, mappatura del dna dei cani che fanno la cacca.

4° editoriale: “C’è un vulnus: immunità parlamentare!”.

Lo scoiattolo kamikaze.

Giro del delfinato, mucche a due ruote.

Kate Middleton rifiuta il burro di arachidi.

Avetrana, la verità della fioraia.

Donne terrorizzate dalla cellulite.

Brasile, il fenomenale “bimbo-calamita”.

Il piccione che rovina il sonno al gatto.

Minzolini: “Il Tg1 soffre la concorrenza dei Simpson”.

Zac, il mago dello yo-yo.

La corsa delle donne in tacchi a spillo.

Le figurine Panini di William e Keith si rivelano un flop.

Giappone, ecco un sushi da 36 metri.

Zola, il gorilla che balla l’hip hop.

Celebrato matrimonio di cani in Perù.

Gara di hot dog a Coney Island.

Il cammello caduto nel pozzo mongolo.

Il principe Carlo incontra Shrek.

La coppia francese che ha adottato (come figlio) un gorilla.

Il ministro Brambilla gioca a palla con la tigre.

Missili e carri armati gonfiabili per l’esercito russo.

Genova, cinghiali nei giardini universitari.

Un ombrellone per Fido.

Il gabbiano reporter per una notte.

La Corte assolve Marcello Dell’Utri.

Il pinguino Happy Feet operato d’urgenza.

Rivoluzione robot: ecco il manichino multitaglia.

L’orango che ha salvato un cucciolo di gallinella d’acqua.

20 Kg di Fish&Chips in un pub dello Yorkshire: è guinness!

Matrimonio sottoterra, un sogno che si avvera.

Cane morde pescecane.

6° editoriale: “Craxi va ricordato come statista”.

Regno Unito, i video del gorilla-regista.

Ecco la tartaruga a rotelle.

Messico, prende 2 chili e perde la corona.

Un toro per la mucca Yvonne.

Camion in bilico a New York.

Seychelles: la spiaggia dello squalo killer.

Germania: a passeggio su un cavo.

Napoli: fantasma al museo.

I bagnanti italiani si perdono tutto, pure la dentiera.

Libia: “Grazie Berlusconi”.

Gara di baffi della comunità Amish in Ohio.

Disidratazione: bevete un bicchiere d’acqua ogni ora.

Lanterne di plastica a Gerusalemme.

Il mistero dell’automobilista che va a spasso con la bara.

Le campane impazzite di un paesino veneto.

Consigli sugli scappellotti ai figli.

I Tamarri di Ostia beach.

Fioccano le diete estive: ecco come restare in forma.

Nome: Yoandri. Segni particolari: 24 dita.

Il cane più brutto del mondo.

Intervista ad Anna Tatangelo, ecco il nuovo video: “Sensi”.

Genova: pappagalli amazzonici invadono il centro.

Nuovo record mondiale: in migliaia vestiti da Puffi.

Come evitare le puzzette dei neonati.

Il Pinguino Happy Feet parte verso l’Antartico.

Sgominata gang di nonnetti.

I consigli del Tg1: ecco come difendersi dai fulmini.

Tramonta il sogno del nasino alla francese.

Polemica sulla grattachecca della Sora Maria.

Salvati 1000 cani. Cuochi in Vietnam senza pietanze.

Professione acchiappafantasmi.

Nonno Libero prende la laurea.

Usiamo la lavastoviglie al posto del forno.

Un teschietto per amico, è boom.

Meglio l’albero di Natale vero o di plastica?

Povere le mucche russe, a che ora verranno munte?

Lo yeti esiste: vive in Siberia.

Festival del lusso, ecco le bare con l’allarme.

Minzolini: “Il Tg1 ha sofferto il programma sulla Formula 1”.

L’eredità del micio Tommasino.

Maggiordomi si diventa.

Merkel e Sarkozy sorridono per la domanda.

Nuovo video di Vasco: Ligabue clicca su “non mi piace”.

Belluno, la corsa dei Babbo Natale.

La pipì che costò 25 mila euro.

Droga nella cappella di Padre Pio.

Stanlio e Ollio meglio del botulino.

Ciao Augusto.

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