Prelievo forzoso

In un paese non governato da corrotti, pregiudicati e mignotte verrebbe applicata già da stamattina la patrimoniale (patrimoni tassati del 50%). Con una Costituzione che prevede in caso di pericolo per la Repubblica lo scioglimento delle camere Napolitano sta ancora cercando l’articolo che lo preveda. (Sam)

Sicuro che l’antipolitica sia quella di chi non ne può più di  questo modo di fare politica? siamo proprio tutti sicuri che lo sfinimento di chi non vede più niente di positivo, che abbia le sembianze di un futuro e imputa (giustamente!) la responsabilità a quell’esercito di viziati e viziosi che si spacciano per parlamentari della repubblica sia così pericoloso e antidemocratico? io francamente no. Sono convinta proprio del contrario e cioè che tutto quello che di più pericoloso e antidemocratico ci sia attualmente in circolazione nel paese è concentrato proprio all’interno di un parlamento trasformato e da tempo, in quel ‘bivacco di manipoli’ che tanto piaceva a mussolini. Che almeno ha avuto il grande merito di dire chiaro e tondo sin da subito che il suo non era affatto un regime democratico e liberale ma un regime e basta. Per surclassare il capoccione ci voleva una mente più perversa della sua, in Italia abbiamo prodotto anche questa.

Il governo pensa a un prelievo forzoso dai conti correnti. Perché, dice, lo stato è povero e ha i debiti.

Non è dato sapere chi ha fatto quei debiti ma si può facilmente intuire.

Bene.

Quindi chi è povero e ha i debiti può fare prelievi forzosi.

Suggerisco: gioiellerie, catene di supermercati, concessionari d’auto, banche, ristoratori, taxi e punti snai.

La differenza però  è che loro hanno le pistole: i nostri conti in banca no. La differenza tra democrazia e democrazia, tra libertà e libertà è tutta qui: i padroni hanno le pistole, gli altri, noi, no.

Un bandito almeno dice: “questa è una rapina”, i  delinquenti in parlamento invece la trasformano in legge. 

In tutto questo casino, gli industriali ripetono il pen-ultimatum al governo (sono tre mesi che dicono le stesse cose, non contano più nulla e non se ne rendono conto), perché dire “vattene via” sembra troppo comunista. sacconi non si sa bene cosa beva e perché veda brigatisti dappertutto. renzi non ha nulla da fare e si mette a rottamare il PD insieme all’importatore mediaset dei reality tv. Qualcuno già raccoglie le firme per un fantomatico referendum contro le misure della BCE che in Italia non si può fare (si può soltanto abrogare delle leggi). bossi rassicura i mercati: “l’Italia non dura”. berlusconi ha smesso pure il bunga bunga tanta paura ha di perdere la poltrona a vantaggio della cella che lo aspetta da vent’anni. Qualcuno ha fatto due conti e si è accorto che spendiamo quasi due miliardi l’anno di auto blu. Sembra un copione comico, e invece  è solo il collage di titoli dei giornali.

Sul sito di “servizio pubblico”, la trasmissione di Santoro che inizierà domani sera c’è una domanda: “qual è fra i privilegi di cui godono i politici quello che li rende più casta”.

Io ho risposto TUTTI.

Perché non ce n’è uno particolare. E’ l’idea che in questo paese non si possa pretendere e raggiungere un livello di civiltà, equità e giustizia sociale vera e ottenere (finalmente) che i politici vengano equiparati a dei normali professionisti che non si può più tollerare, specialmente in un periodo come questo con la catastrofe a un passo da noi.

Una volta si pensava che i politici dovessero guadagnare molto affinché non cadessero nella tentazione di rubare e fare i propri interessi approfittando del ruolo e che, siccome la politica ha un costo non fosse giusto che a rappresentarla fossero persone ricche a discapito di chi non lo è.

Siccome in Italia entrambe le teorie si sono rivelate fallimentari, siccome in Italia i politici appena possono in tentazione ci cadono più che volentieri e da diciotto anni non si fa nient’altro che garantire gl’interessi di un uomo solo (che poi li garantisce a sua volta a quell’esercito di papponi e mignotte che sappiamo), siccome solo in Italia è stato possibile permettere a un imprenditore di scalare i vertici della politica producendo così il più grande conflitto di interessi della storia di una democrazia, è necessario azzerare tutto e ricominciare.

Quanto guadagna un professionista? quali sono i privilegi ai quali può ambire un avvocato, un medico, un giornalista, un insegnante? ecco: io voglio le stesse cose, voglio che un politico rientri nei normali parametri di un professionista qualsiasi, ovviamente licenziabile  possibilmente senza buona uscita, quando dimostra di non aver saputo svolgere al meglio il suo lavoro. E arrestabile quando viola le leggi.

Come tutti, e come vuole l’articolo 3 della Costituzione.