AAA smacchiatori di giaguari cercasi

 “Bersani tace. Pensa di essere ancora in campagna elettorale”. [@gmbugs – Spinoza.it]

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Dalla “Gioiosa macchina da guerra” a “Smacchiamo il giaguaro”: cambiando le metafore ad minchiam, il risultato non cambia  [Aldo Benassi ].

Camera al Pd, Senato senza maggioranza
Tsunami Grillo: ‘Paese a B? Un crimine’

14 mesi fa  Grillo era al 4%, Monti non esisteva, berlusconi era morto e sepolto. Ringraziamo sentitamente il Pd e il centrosinistra in generale comunque si sia chiamato per essere il miglior elisir di lunga vita di b. 

Semmai  ci sarà un accordo PD – PDL, mi farò la tessera solo per il gusto di darla alle fiamme.

 

Il 13 luglio Letta jr dichiarò alla stampa che avrebbe preferito il ritorno di berlusconi all’entrata in parlamento del M5S, me lo ricordo bene perché dal 14 ho smesso di comprare Repubblica che non aveva dato nemmeno la notizia che era su tutti gli altri quotidiani, di carta e on line.

A poche ore dalla fine dello scrutinio una esile manciata di voti separa il M5S dal PD.

E c’è gente che si sta arrovellando a cercare il colpevole della débâcle, che parla di vittoria del populismo e si crede anche intellettualmente superiore, intelligente.
Diceva Nanni Moretti, undici anni fa, prima di abdicare all’idea di sinistra anche lui: “con questi dirigenti non vinceremo mai”.
Invece con quelli di oggi è un trionfo.

Bersani e Vendola non hanno vinto nemmeno a casa loro, nel paese natale di Bersani il cdx ha vinto 42 a 31. Ma la colpa è nostra, perché secondo lo Scalfari pensiero votiamo male perché non vogliamo bene allo stato, Non è lo stato ad odiare i cittadini e ad essere sempre in debito con loro.
Bastava presentarsi davanti agli elettori e dire di voler fare davvero piazza pulita del vecchiume che rende impossibile l’idea di un partito di centrosinistra che abbia in mente di fare cose da terzo millennio.Invece si sono tenuti la finta pasionaria che pur di negare la necessità di confermare quei diritti che sono realtà felici dei tre quarti dell’orbe terracqueo ciancia di costituzioni scritte apposta per lei, hanno fatto finta di non candidare il regista tutt’altro che occulto di questo centrosinistra ridicolo, l’artefice materiale, il costruttore di quella bicamerale superlusso di cui non si è mai capita l’utilità – o meglio, noi non l’abbiam capita ma loro sì e anche molto bene – promettendogli però che in caso di vittoria avrebbe fatto niente meno che il ministro degli esteri.
Si sono tenuti l’altro, l’afroamericano che quando è toccato a lui il nome dell’avversario nemmeno lo pronunciava ché non sia mai la gggente capisse chi era e di conseguenza non lo votasse e sappiamo tutti com’è andata a finire [leggi: come sempre].
E potrei fare altre citazioni citando ma davvero, sono nauseata, e ancor di più mi disgusta quest’abitudine scorretta di voler addossare le colpe agli altri dei propri fallimenti tipica di un centrosinistra debole dalla testa ai piedi.

E voglio dire un’altra cosa per farmi detestare perbenino da tutti quelli che oggi detesto io e quelli che – anche cordialmente – ho detestato tempo fa in occasione delle primarie: quelli del voto utile, quelli che Renzi era la copia su scala di berlusconi e quindi vade retro Renzi, mica cacciano quel deficiente del nipote dello zio che ha detto e dice cose da licenziamento senza nemmeno gli otto giorni di preavviso.
Oggi sono convinta che con Renzi sarebbe stata tutta un’altra storia; non solo per una questione di età che comunque conta perché a meno di quarant’anni uno ci tiene a non perdere la faccia, a differenza di questi settantenni chenonsenevoglionoandare e che non devono più chiedere niente alla politica avendo ottenuto ormai tutti i vantaggi possibili e immaginabili, ma soprattutto perché non si sarebbe candidato b e probabilmente non avremmo avuto neanche l’annus horribilis targato Monti.
Invece certa sinistra prima e una buona fetta del centrosinistra di oggi non vuole perdere il vizio della puzza sotto al naso, delle critiche col ditino alzato basate sulle ipotesi, esattamente come si è fatto con Grillo “il fascista” terrorizzando inutilmente l’opinione pubblica sui pericoli del “grillismo” producendo il risultato che avevamo previsto in tanti, e cioè che il M5S il suo boom adesso se lo gode tutto, in parlamento ci va per quella funzione di sentinella del potere che nessuno ha più voluto esercitare, in primis un’opposizione che per 18 anni ha fatto solo finta di contrastare la maggioranza più scandalosa a cui sia stato permesso di governare questo paese, berlusconi è sempre lì e, nel caso in cui si tornasse a votare fra pochi mesi la mia sensazione è che il centrosinistra sarà ancora lì con tutto il suo vecchiume, i suoi limiti, il suo non voler guardare ad un mondo che cambia, e non ce la farà mai a sfondare, non perché l’Italia sia, come da luogo comune, un paese di destra ma perché se cambia il mondo la politica si deve adeguare; non è la gente che si deve adeguare alla politica.

E invece, è colpa di Grillo…è colpa di Ingroia che hanno sottratto voti al centrosinistra dicono le nostre misere e miserabili intellighenzie che sono sempre ad opinare sul nulla tipo Scalfari che si è permesso di dire stasera che non vince la politica buona perché gli italiani sono contro lo stato e votano male. Non che lo stato è nemico dei cittadini, della giustizia, della verità, dell’uguaglianza nei diritti.

Un concetto idiota che può esprimere solo chi si ostina a non capire  che senza Grillo e senza Ingroia la gente non avrebbe votato il pd, non avrebbe votato e basta.

Gli italiani hanno dimostrato di nuovo che all’imitazione preferiscono l’originale.
E un partito che si voleva distinguere, stravincere, avrebbe dovuto prevedere che certi sostegni responsabili, quelli senza e senza ma, quelli che vanno nella direzione opposta alle esigenze dei cittadini, ai loro diritti, ma soprattutto l’intenzione di proseguire su quella linea mettendosi affianco l’artefice dell’impoverimento di tre quarti del paese poi si pagano cari e in un’unica rata. E’  questo il dramma,  non solo che  un elettore su tre vota ancora per il bugiardo conclamato, ma perché non c’è in questo paese una forza politica in grado di contrastarlo davvero.

Questo csx sinistra riuscirebbe a perdere la partita anche con un full d’assi servito in mano.
E su questo bisogna riflettere.

Niente di nuovo su questo fronte occidentale.

Per arrivare ad un risultato del genere c’è voluto un grande impegno: oppure il PD.

Lungimirante Fassino: Grillo fondi partito, vediamo quanto prende. Perché non lo fa? [A.D.2009]

 

Anniversario strage di Bologna, dopo due anni di assenza torna il governo. Trenitalia si scusa per il disagio [spinoza.it]

Sottotitolo: Rosa Louise Parks [Rosa Parks – Wikipedia] era una donna, nera, quando essere neri era molto più complicato di ora. Da sola ha cambiato una certa visione delle cose rendendo meno insopportabile l’apartheid che i neri erano costretti a subire, nel mondo, non nel  condominio in cui abitava nell’America più razzista che si possa immaginare semplicemente non cedendo il suo posto a sedere su un autobus.
Oggi abbiamo, fra le tante, una signora prestata alla politica ma più che altro imposta [con viva & vibrante soddisfazione] insieme al suo governo,  privilegiata, fortunata, indubbiamente meritevole nel suo mestiere ma un po’ meno in quello di ministro che si lamenta perché pensa di essere criticata perché donna. 
No, signora, lei è proprio il paradigma perfetto che spiega come non c’entri proprio nulla la differenza di genere al potere, quando l’obiettivo che si persegue non è quello giusto.
 
La ministra viene contestata non perché donna ma perché dall’alto della sua posizione sociale pretende di impartire lezioni su come si può vivere con 700 euro al mese.
E convincere tutti che impoverire i già poveri per consentire ai ricchi di restare tali fosse l’unico sistema possibile per affrontare e arginare la crisi.
Ecco perché chi amministra le cose di tutti non può, per ovvie ragioni, essere troppo distante dalla vita reale degli amministrati.
 
Semplicemente perché non la conosce e non potrà mai rendersi conto che quei 700 euro al mese [quando va quasi bene], non possono bastare.
La Fornero non sa nulla di di discriminazioni femminili;  forse sarebbe il caso che si ricordasse lei per prima di essere una donna.
E smetterla di ragionare e di esprimersi con la stessa sensibilità di un carro armato.
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Bavaglio ‘per conto terzi’: ecco tutto quello che non avremmo saputo 

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Il vicepresidente del Csm Michele Vietti ha proposto di tutelare per legge chi è intercettato nell’ambito dell’indagine pur non essendo indagato. La norma però nasconde un trucco, perché chi ‘non è indagato’ non è detto che non lo sarà. E’ il caso degli amici dei furbetti del quartierino, della cupola vicina a Moggi e di tanti altri ‘terzi’.

In pubblico, nelle grandi occasioni, si promette verità e giustizia, in privato [e nemmeno poi tanto: spudorati che non si vergognano di nulla] si lavora alacremente per oscurare, tacere, distruggere, cancellare, fare in modo che certe verità restino una libera interpretazione: che ognuno pensi pure quel che vuole ché tanto nessuno ha mai pagato per nulla, e continuando di questo passo – legiferando non a favore di verità e giustizia ma proprio e solo nella direzione contraria – nessuno pagherà.

Altro che “ragion di stato”.

 Ed è semplicemente vergognoso che un capo di stato, l’arbitro super partes, l’istituzione che dovrebbe incollarsi al fianco di chi lavora per ristabilire verità, legalità e giustizia in un paese martoriato dalla loro assenza, sia invece il primo sostenitore di una legge liberticida.

Tutto ciò che berlusconi da presidente del consiglio non è riuscito a fare lo sta ottenendo ora grazie all’eccellente governo dei professori e alle continuità significative tanto care a Monti.

Il suo è un volto poco noto. Lui è Michele Barillaro, di professione giudice. Si occupava soprattutto di infiltrazioni mafiose. È morto il 25 Luglio (stesso giorno in cui è stato ufficializzato il trasferimento di Ingroia in Guatemala) in un incidente in Namibia. Questa è la sua storia: http://goo.gl/suQiD

 

Ragion di stato [reloaded]

Sottotitolo: ma perché non la smette la piccola antipatica saccente di cianciare che “ce l’hanno con lei perché è donna”. Io, da donna, mi auguro che siano sempre di più, invece, le donne a cui verrà data la possibilità di scalare i vertici dei posti di comando. Solo però, mi piacerebbe che la scelta non fosse compresa tra la Carfagna e la Severino, tra la Gelmini e la Fornero, tra la Marcegaglia e la Cancellieri ma nemmeno tra la Bindi e la santanché.
“In media stat virtus”, dicevano gli antichi saggi, e la via di mezzo non significa affatto mediocrità ma semplicemente saper trovare il giusto equilibrio, fare davvero le cose giuste, affinché nessuno chieda a nessun altro di vergognarsi e se quel nessun altro è donna non prenda a pretesto una richiesta – in questo caso sacrosanta – per farne una questione sessista. 
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2 Agosto, Cancellieri: “Ora verità storica”. Napolitano: “Ricostruire ogni aspetto”

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2 agosto: anniversario della strage di Bologna.
Non è Stato nessuno. La strage fascista alla Stazione di Bologna non ha ancora avuto giustizia.

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Licio Gelli: “La strage di Bologna fu causata da un mozzicone di sigaretta”. Comunque sempre Monopolio di Stato [spinoza.it]

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  Oggi dovrebbero essere i bolognesi, in altre circostanze analoghe  gli italiani in generale a disertare ogni commemorazione dove sia presente lo stato. Abbandonare questi personaggi vuoti – cambiano le facce e i nomi ma non la loro inconcludenza e ipocrisia –  e lasciare inascoltata la loro inutile retorica. 
Quando questi parlano di “ragion di stato” a me vengono i brividi. 
Ragion di stato come per Ustica, Piazza Fontana, come per la trattiva stato mafia e per tutta l’impressionante sequenza delle stragi senza nessun colpevole?  no, ministro Cancellieri, non è ancora tempo per la verità storica, c’è gente che aspetta giustizia. In un paese sano, funziona così. In un paese sano non si ostacola il percorso verso la giustizia, lo si agevola. In un paese sano lo stato non tratta, non nasconde, non omette e non parla di verità storiche se prima non fa chiarezza. E giustizia.
 
 
Ormai le commemorazioni delle stragi sono a cadenza mensile.

Una strage dovrebbe essere, in un mondo composto purtroppo da varie “umanità” una tragica eccezione, in Italia c’è stato un periodo in cui era un’inquietante normalità.
E non c’è mai un colpevole, questo è l’unico paese in cui indagare sulle stragi significa eversione, in un paese normale un farabutto criminale come Licio Gelli sarebbe stato chiuso in una galera a vita e ricordato solo sui libri di storia.

Qui da noi invece è un arzillo vecchietto in salute, che vive benissimo fra gli agi e  che trova sempre e ancora  qualche giornalista che lo sta a sentire.

Anzi, spesso lo va proprio a cercare.