Sottotitolo: in un mondo normale il vaticano sarebbe itinerante, periodicamente dovrebbe andare ad “arricchire” anche altri stati, far provare un po’ a tutti la gioia di essere monitorati dall’occhio di Dio. I Francesi sono stati lungimiranti, hanno capito subito qual era il problema e lo hanno risolto: alla radice.
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Omofobia: Gaynet, grave sospensione campagna contro bullismo nelle scuole
Roma, 27 mar. (Adnkronos) – ”E’ un vero e proprio atto di viltà la sospensione della campagna contro il bullismo omofobico nelle scuole da parte del Ministero della Pubblica Istruzione dopo gli ordini di servizio del cardinale Bagnasco, presidente della Cei. Si infrange così in modo clamoroso la presunta volontà di fare passi avanti sui diritti civili così pomposamente promessi dal Governo (“altri hanno detto noi facciamo”). Basta infatti lo stormir di fronda di un sottosegretario ciellino qualsiasi o del capo dei vescovi italiani che si fa subito una clamorosa marcia indietro”. Lo sottolinea in una nota Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia.
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Chissà come mai Renzi non è andato da Bagnasco a dirgli “ascoltiamo tutti, ma decidiamo noi” così come aveva fatto con Confindustria e i sindacati. Quelle di Bagnasco non sono opinioni, sono state precise richieste a cui questo governo si è inchinato come hanno fatto sempre tutti i governi di tutti i colori.
Io mi sento violentata da questa politica, perché la scuola pubblica la pago anch’io con le mie tasse, e la scuola pubblica ha come primo dovere quello di istruire, non di orientare i bambini e gli adolescenti verso quei modelli sociali che impone la politica quando, praticamente sempre, si fa condizionare dalla chiesa.
La chiesa non potrà mai uscire dalla scuola pubblica finché non sarà lo stato ad uscire dalla chiesa.
L’Italia è l’unico paese al mondo che mantiene un altro stato, il quale, invece di essere riconoscente impone le sue usanze, leggi e regole a noi che ospitiamo questi abusivi, negazionisti della civiltà grazie ad una politica che non sa dire a questa gente: “ascoltiamo tutti ma poi facciamo noi”.
Bagnasco e la politica hanno messo in minoranza il papa che ha detto altre cose. Ipocritamente o meno però le ha dette. Mentre Bagnasco preferisce, anzi ordina, e la politica esegue, che i più giovani continuino a crescere secondo la cultura dell’intolleranza che diventa violenza, quando emargina, diventa squadrismo fascista che picchia il diverso per colore della pelle, orientamento sessuale, quando considera contronatura quello che invece, e a pieno titolo, fa parte della natura da che esiste come l’omosessualità. Non vuole che le nuove generazioni vengano educate alla cultura del rispetto, del riconoscimento di tutte le diversità, e la politica si adegua rinnegando quella Costituzione su cui giura quando dice di mettersi al servizio dello stato, di questo stato, non dell’altro. La scuola pubblica deve istruire non solo per quanto riguarda le materie scolastiche ma anche nel rispetto dei principi costituzionali, non certo di quelli a cui s’ispirano Bagnasco &Co.
E se ci sono dei genitori imbecilli: e purtroppo ci sono, che diseducano i figli al razzismo, all’omofobia e al non rispetto degli altri, quale che sia il loro colore della pelle ed orientamento sessuale la scuola deve intervenire insegnando che non bisogna essere razzisti né omofobi.
E ci mancherebbe altro che non lo facesse.
Ecco come bisognerebbe rispondere a Bagnasco, purtroppo però qui non lo farebbe nemmeno il grande narratore, l’affabulatore de’ sinistra, quello che si porta il cardinale nel taschino.
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Sull’omofobia il ministero sceglie la linea di Bagnasco (Valerio Cattano)
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Fuori la Chiesa dalla scuola pubblica – Eretica, Il Fatto Quotidiano
Leggo che il cardinale Angelo Bagnasco, pur non essendo membro del governo italiano, suggerisce al ministro dell’Istruzione di evitare la diffusione dei libretti “Educare alla diversità a scuola” destinati alle scuole primarie e secondarie di secondo grado. Trovo che le ragioni espresse dal cardinale rispondano a mio avviso a un rovesciamento della realtà. E vi spiego perché.