Che meraviglia sarebbe stata se gli stessi toni di Orfini rivolti a Grillo li avessero usati D’Alema, Veltroni e Bersani con berlusconi che, al contrario di Grillo non andava demonizzato.
Che goduria sarebbe stata sentire i grandi leader de’ sinistra rinfacciare a berlusconi la sua vicinanza con la mafia che risale a molto prima della “discesa in campo”, il suo essere moralmente, politicamente indegno e dunque inadatto a guidare l’Italia.
Invece non è mai successo.
Il patto del Nazareno, le varie dichiarazioni di Letta, Madia e Serracchiani che hanno sempre detto di preferire berlusconi ai 5stelle nascono dalla consapevolezza della sinistra prima e il centrosinistra dopo che hanno sempre considerato berlusconi un avversario per modo di dire, uno che avendo delle esigenze precise, dei problemi suoi da risolvere CON la politica, altrimenti non sarebbe mai sceso in campo, non era poi così “avverso” e quindi è meno pericoloso di chi, sebbene con mille riserve circa metodi e strategie non ha nulla da spartire con la politica degli inciuci, delle strane alleanze, degli opportunismi e della convenienza. Il conflitto di interessi mai risolto di berlusconi è lì a ricordarci che chi diceva di opporsi a berlusconi in realtà gli ha sempre spianato la strada.
Ecco perché oggi per Orfini “fa schifo” Grillo che guadagna col blog, il che non è nemmeno un reato, mentre al pd in tutte le sue forme e giravolte non ha mai fatto schifo berlusconi che ha guadagnato nel modo che sappiamo che invece era proprio un reato.
***
Penso che il mondo civile leggendo qual è l’argomento del dibattito politico in Italia, qualcosa che non si sa nemmeno se riguarderà questo paese, si starà sganasciando dalle risate.
Quelli del “c’è ben altro a cui pensare” piazzato sempre davanti alle cose importanti tipo i diritti civili che non costano nemmeno quanto l’organizzazione delle Olimpiadi sono già in vacanza?
Il partito di Orfini e Orfini dovrebbero preoccuparsi degli undici milioni di persone che non possono curarsi anche grazie ai magnifici tagli del governo di Renzi, non del blog di Grillo e delle Olimpiadi, “occasione storica” solo per i soliti magnaccia amici di tutta la politica, che hanno gonfiato i loro conti in banca lasciando macerie inutilizzabili in ogni “grande opera” che hanno realizzato e un mare di debiti che abbiamo dovuto pagare noi.
Questo sì, fa schifo, che in una repubblica occidentale la sanità sia stata trasformata da governi cosiddetti democratici in un privilegio di casta alla portata di chi la può pagare.
***
Premesso che è ancora tutto da vedere, considerato che chissà che s’inventerà il pd dell’inciucio con tutti “purché si porti a casa il risultato” che, come ci insegna il grande rinnovatore è buono, utile solo quando premia il pd, quelli che non se ne fanno una ragione, che non capiscono ad esempio perché Roma non si sia consegnata senz’almeno provare a giocarsela al candidato del pd che ha imbarcato mezzo consiglio comunale che “non si accorgeva” di mafia capitale e che ha cacciato, previo atto notarile, il sindaco legittimamente eletto, evitino se possibile di dare lezioni di democrazia per i prossimi duecentocinquant’anni.
***
Nel calcio, rispetto alla politica c’è un senso di responsabilità molto più raffinato.
Quando una squadra perde, specialmente una partita importante e decisiva gli allenatori competenti e seri mandano i calciatori in ritiro anticipato e tutti si chiudono in un terapeutico ed opportuno silenzio stampa.
Non vanno in giro a gigioneggiare, a fare i cazzoni in televisione e sui giornali, a dire che se hanno perso la partita la colpa è del campo, dei tifosi e della congiunzione astrale sfavorevole, ad irridere gli avversari, offendere gli elettori che votano gli avversari e non fare mai un minimo di mea culpa per i propri e infiniti errori. Tutta qui la sostanza del pd di Renzi.
***
Se il leader del partito democratico preferisce frequentare Marchionne, gli sceicchi, i banchieri, i finanzieri, quando scende in strada, lui che voleva solo la scorta della gente ha bisogno dell’esercito che lo protegga dal linciaggio, se in chiusura di campagna elettorale col candidato sindaco di Roma si chiude nella trincea di un teatro tra i fedelissimi e gli affezionati anziché presentarsi in piazza come hanno sempre fatto i leader politici, non solo di sinistra, forse è comprensibile perché il pd non prende più i voti del popolo ma li trova nell’élite dei quartieri bene. Prendersi i voti dai ricchi non è un reato, sarebbe corretto però smetterla di dichiararsi partito di sinistra e centro sinistra.
***
Impostare una campagna elettorale sulla denigrazione dell’avversario perché incompetente come se Giachetti fosse ‘sto gran pezzo di statista, perché ha fatto praticantato da avvocato nello studio di Previti mentre ci si tiene Verdini nella maggioranza del governo centrale, lo si manda perfino ad appoggiare la candidata di Napoli, sconosciuta ai napoletani, quando si è ancora invischiati mani e piedi in mafia capitale che Orfini cita come se fosse altro dal pd e non una responsabilità politica e storica del pd che Roma l’ha governata varie volte nelle sue varie trasformazioni politiche non è stata una grande idea per un partito che aveva promesso di fare cose diverse dalle solite, mentre non ha neanche una maggioranza che giustifichi le iniziative in sede parlamentare e governativa, tipo la scellerata riforma costituzionale targata Renzi Boschi Verdini e Napolitano, il regista e lo sceneggiatore di questi cinque anni di sospensione della democrazia chiamati simpaticamente governi di larghe intese.
Diciamolo.