La norma sulla concussione inserita nella legge Severino è stata modificata durante il processo di berlusconi.
E certe assoluzioni si possono dare solo quando a fare le leggi che poi i magistrati sono obbligati a prendere in considerazione nei processi e le relative sentenze sono gli stessi imputati nei processi, o chi per loro.
In questo paese da vent’anni collaborano alla stesura delle leggi persone a cui non si darebbe un cane da portare ai giardinetti.
C’è poco da cantar vittoria, quindi, la verità processuale non sempre corrisponde a quella reale.
E non è detto che chi ha l’ultima parola abbia poi automaticamente anche ragione.
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Processo Ruby, ecco perché Silvio Berlusconi è stato assolto
Sottotitolo: non c’erano le prove per condannare berlusconi nel secondo appello ma nel primo ce n’erano da giustificare una richiesta di condanna a sette anni e i giudici avevano ritenuto berlusconi un socialmente pericoloso. Anche nel ribaltamento di una sentenza ci vorrebbe come dire, un senso della misura che faccia poi ritenere credibili i giudici che assolvono. Perché se è vero che le sentenze si devono – purtroppo – rispettare si possono però ancora commentare. I cosiddetti “principi del foro” hanno legittimato gli uomini potenti, hanno creato un precedente che li potrà assolvere dall’accusa di approfittare di ragazzine minorenni, anche quelle che si svendono consapevolmente, ai quali basterà dire che non erano a conoscenza dell’età delle “vergini” che si offrono ai draghi e agli imperatori.
Un bel passo avanti in fatto di civiltà giuridica, non c’è che dire.
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Le prime intercettazioni sulle abitudini di b risalgono al 1986, al capodanno in cui si lamentava che le ragazze del Drive in non si erano rese disponibili a festeggiare con lui ed i suoi “illustri ospiti”. Latitanti, mafiosi, le compagnie preferite dello statista più amato dagli italiani degli ultimi 153 anni e più sostenuto e riparato dalle istituzioni e dalla politica negli ultimi venti.
Poi c’è stata tangentopoli e, chissà perché la politica pensò che b fosse quello adatto a ridare all’Italia una parvenza di decenza nonostante e malgrado non avesse nemmeno i requisiti legittimi, costituzionali per accedere alla politica, nella vita di b fra l’altro era già entrato l’eroe mangano, lo stalliere condannato a vari ergastoli per mafia.
Poi c’è stata Noemi, il ripudio di Veronica e tutto il resto.
Ma alla maggior parte della gente questo non interessa.
Non è interessato alla politica che in tutti questi anni non ha mai voluto arginare lo strapotere di berlusconi: una semplicissima legge contro il conflitto di interessi, la legge che a danni ormai fatti doveva essere la madre di tutte le leggi non l’ha mai voluta fare nessuno. E questo è sintomatico di quanto berlusconi si sia servito della politica ma sia anche servito alla politica che dietro alle sue malefatte ha nascosto quelle di altri. Il conflitto di interessi non è solo quello di berlusconi.
Tanto meno è interessato a Renzi che si è seduto al tavolo con uno così per rovesciare quel poco di stato di diritto che avevamo ancora a disposizione in Italia.
Ecco perché per me sono tutti responsabili alla stessa maniera nella costruzione e nel mantenimento in essere di questo personaggio che ha reso l’Italia e gli italiani onesti, gli uomini che non avrebbero mai voluto essere lui e le donne che non avrebbero mai voluto essere loro, le sciagurate che si facevano pagare per fare pompini a statuette di marmo e rendersi ridicole a beneficio del divertimento di un erotomane impenitente e delinquente, lo zimbello del mondo.
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Per par condicio verranno assolti anche tutti quelli che sono stati condannati per prostituzione minorile da sfruttatori o da clienti? Se basta dire di non sapere l’età, di non essersi accorti dell’età, che una di quindici anni ne dimostra diciannove come ha fatto il marito della mussolini perché non possono approfittare anche altri della disponibilità consapevole delle minorenni? In fin dei conti l’unica cosa giusta di questa assoluzione è che berlusconi non ha violentato nessuna, non c’è stata nessuna costrizione, che “le vergini che si sono consegnate all’imperatore” [Veronica dixit], lo hanno fatto consapevoli che berlusconi avrebbe potuto cambiare in meglio la loro vita, e, a vedere come vive oggi Ruby, la piccola e povera fiammiferaia aiutata dal satrapo filantropo è esattamente quello che è successo.
Chissà che è successo in camera di consiglio fra “processo da rifare” e “assoluzione”.
Comunque stiano sereni i forzaitalioti, i berlusclowns come la santanchè che vuole le scuse da Ilda Boccassini e Brunetta che parla di Italia paese migliore grazie all’assoluzione del puttaniere perché la Cassazione ha, come è capitato spesso, rovesciato una sentenza che riguarda il ricco, il potente solo perché, e ormai è certezza, berlusconi non si può condannare “più di così” ma non ha affatto detto che berlusconi non si è fatto rallegrare le serate da donnine, fra cui delle minorenni, a pagamento.
La realtà dei fatti è che questo paese è stato messo nelle mani di uno squallido, disonesto personaggio ripudiato e, mai parola potrebbe essere più appropriata, sputtanato pubblicamente dalla moglie proprio perché il vizietto delle donnine a pagamento lo ha sempre avuto.
La realtà è quella di Noemi che berlusconi conosceva e frequentava prima che la figlia del “papy” compisse diciotto anni nella famosa festa a cui partecipò b e che solo qualche giorno fa ha festeggiato in quel di Arcore il battesimo del suo secondo figlio a cui proprio berlusconi ha fatto da padrino.
La realtà è quella della nipote dello zio che berlusconi si vantò di aver aiutato in un impeto di filantropia, di aver pagato “perché non si prostituisse”, una borderline, oggi ha elevato di molto il suo stile di vita, si gode i soldi che berlusconi le aveva promesso “se avesse fatto la pazza” così come le altre fortunate invitate al bunga bunga delle debuttanti ma i giudici non hanno fatto 2+2. Evidentemente non l’hanno potuto fare.
La realtà è quella delle intercettazioni in cui la Minetti, un’altra favorita dell’harem definisce quello che era il presidente del consiglio “un uomo di merda”, uno col “culo flaccido” che con i suoi comportamenti e le sue frequentazioni ha prima di tutto ridicolizzato l’Italia agli occhi del mondo e in secondo luogo si è reso facilmente ricattabile da chi con la minaccia di rivelare ciò che sapeva e che vedeva ha potuto facilmente ottenere delle cose da lui. E questo a mio avviso è accaduto anche più di una volta.
La realtà è quella delle toghe rosse, dei giudici matti, antropologicamente diversi dalla razza umana ma che sono stati proprio quelli che hanno tentato in tutti i modi di restituire una dignità a berlusconi grazie a leggi inefficaci fatte dalla politica ma da loro opportunamente interpretate come è stato per la condanna sulla frode che un altro cittadino non avrebbe scontato passeggiando al centro anziani.
E last but not least, la realtà purtroppo incontrovertibile è che finché a fare le leggi saranno quelli che le accomodano a loro immagine e somiglianza questo paese non potrà uscire dalla melma e dalla vergogna in cui la politica di questi ultimi vent’anni ha fatto sprofondare l’Italia.