Esercizio abusivo della professione (?)

                   Se c’è qualcuno che abusa della sua professione sono proprio certi giornalisti: quelli che da quasi vent’anni servono un unico padrone, silvio berlusconi,  che, casualmente è anche il proprietario dell’ottanta per cento dei mezzi di comunicazione di questo paese. E, ovviamente, quelli che non svolgono onestamente la professione.

Il vero problema, per quei giornalisti e in generale per il potere è la constatazione che  dei comuni cittadini li possano smentire e ridicolizzare in qualsiasi momento e a proposito della qualunque.

Noi che facciamo blog non traiamo nessun profitto dalla nostra attività, scriviamo per il gusto di farlo e perché pensiamo che sarebbe sciocco non valorizzare uno strumento di  fondamentale importanza come la Rete non  sfruttandolo per un fine utile.

E il fatto che normali cittadini mettano il loro sapere, la loro creatività al servizio degli altri gratuitamente, per passione e non per denaro, dovrebbe essere un valore aggiunto  in una democrazia, non un pericolo da contrastare con ogni mezzo, e  non dovrebbe spaventare un  giornalista, perché sa che la sua professionalitá non viene messa in discussione se non nasconde niente all’opinione pubblica.

La maggior parte dei giornalisti di questo paese, invece, è costituita da persone senza arte né parte, che non fa domande,  che non pretende risposte, che non verifica le notizie. Per non parlare di quanto sia ridicolo e inutile quell’ordine dei giornalisti, un’istituzione voluta da mussolini della quale nessun governo di nessun colore ha voluto liberarsi, forse perché  “giornalisti” sono anche D’Alema, Veltroni, Gasparri (sic!) ?

In un paese normale, civile e davvero democratico i giornalisti dovrebbero pensare a dare le notizie e  fare inchieste su tutto e tutti  invece di attaccare, dall’alto della loro protezione grazie alla casta di cui fanno parte,  chi spesso fa il lavoro al posto loro.
Gratis.

LA CASTA DEI GIORNALISTI CONTRO IL WEB: CHI FA INFORMAZIONE RISCHIA SEI MESI DI CARCERE

Occhio a quello che scrivete sul vostro blog, a ciò che postate su Facebook o Twitter o Youtube. Rischiate di finire in un’aula di Tribunale. Denunciati (udite udite!) dall’Ordine dei giornalisti per “esercizio abusivo della professione”.

E’ accaduto ad una web tv di Pordenone, la PnBox contro la quale, la Corporazione dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Il titolare della web tv, Francesco Vanin, rischia adesso sei mesi di carcere. L’accusa è (testualmente) quella di aver diffuso “gratuitamente notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale specie riguardo ad avvenimenti di attualità, politica e spettacolo”. Insomma quello che ogni giorno facciamo un po’ tutti, compreso chi scrive questo post: produrre gratuitamente informazione, diffondere contenuti, video, articoli.

Sconcertante la posizione di Pietro Villotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e autore dell’esposto. Interpellato sul caso ha risposto con un’intimidazione: ”Il nostro esposto è a tutela della categoria e dell’ordine. Se viene meno la garanzia della legge sulla stampa siamo nella giungla. E se le piattaforme online, dalle web tv ai blog, fanno informazione continuativa, allora noi tuteliamo la categoria”.

Loro tutelano la “categoria”, quel medievale ordine dei giornalisti – che andrebbe abolito- di cui fanno parte, ricordiamo, anche “professionisti” come Fede, Belpietro, Vespa e Sallusti: noi invece difendiamo il nostro diritto di espressione garantito anche dalla Costituzione. Per questo continueremo a scrivere, postare, diffondere gratuitamente contenuti.

Sperando di non dover scrivere, come Gramsci sotto il fascismo, le “lettere dal carcere”.

da: http://www.liquida.it