Renzi, l’aborto e il cimitero dei non-nati: un’idea di sinistra di Matteo Renzi.
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Mai più larghe intese, mai più giochini alle spalle degli italiani. [Matteo Renzi]
Intanto però le larghe intese in parlamento ci stanno anche grazie al consenso di Renzi che addirittura se le augurava, così come si fa nei paesi normali – dice lui – nei quali però non si mandano i berlusconi in parlamento – dico io – ma non facciamolo sapere in giro.
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Matteo Renzi, ospite di Ballarò, ammette che secondo lui in un altro paese che non sia l’Italia, PD e PDL avrebbero già trovato un accordo per governare.
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Renzi: “Basta con gli inciuci ma non puntiamo alle elezioni subito va fatta la riforma della giustizia” (SIMONA POLI).
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Due schiaffi in faccia al pd ci stanno sempre bene perché se li merita tutti dopo le ottime performance di cui si è reso protagonista il partito più inutile, più male assortito e più dannoso della storia politica di questa sciagurata [prima] sinistra italiana e del centrosinistra dopo.
Ma chi pretende di impartire lezioni di politica dovrebbe aver dimostrato di essere all’altezza di farlo. Questo figlio di papà [democristiano] cosiddetto innovatore ma in realtà uno a cui lo status quo sta più che bene, uno che si porta ai convegni banchieri e finanzieri e poi dice di essere di sinistra, uno a cui berlusconi stesso disse tre anni fa nel famoso incontro in quel di Arcore: “tu mi somigli”, che è cosa di cui non vantarsi non so, secondo me non è quello più adatto.
Renzi fu quello che si congratulò per il “proscioglimento” di berlusconi al processo Mills che in realtà era invece la sesta prescrizione ottenuta [alla decima pare che si possa vincere un’amnistia o un indulto premio] grazie alle leggi volute da lui se stesso medesimo e firmate puntualmente dall’altro “sedesimo”. Non oso immaginare dunque che razza di riforma della giustizia possa pensare e realizzare uno che non conosce la differenza fra prescrizione, proscioglimento e assoluzione. E questa è solo una cosa di tante.
Ma come scrivevo un paio di giorni fa nella mia pagina di facebook Renzi i voti li prenderà, perché nella tradizione italica c’è la caratteristica di non imparare mai dagli errori, di ripeterli com’è accaduto, fino al parossismo dei vent’anni berlusconiani.
Se gli intellettuali di cinquant’anni fa avevano fotografato così bene l’Italia è soprattutto perché è la maggioranza degli italiani a renderla prevedibile e noiosa. Fa sempre le stesse cazzate. Basterebbe andare a rileggersi Pasolini per rendersene conto.
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Matteo 6,31 – Massimo Rocca – Il Contropelo di Radio Capital
La tentazione di dare ragione a Fassina, perché Fassina ha ragione, sul discorso di Renzi è forte. In un breve intervento sull’Huffington post il viceministro dell’economia demolisce la parte economica dei discorsi leopoldeschi. Un’immensa quantità di fuffa, da cui non si riesce a tirare fuori neppure un euro di gettito o di investimenti. Ed è per questo che bisogna che Renzi vinca la gara per la segreteria del PD, e se possibile, il prima possibile arrivi a Palazzo Chigi: L’ultimo grande venditore di fuffa, ci apparve in televisione vent’anni or sono, affascinò la destra, sconcertò la sinistra. Anche lui tutto a base di slogan da baci perugina, il nuovo miracolo italiano, la libertà, il paese che amo. Qui invece come nelle pubblicità che ti appioppano la bottiglia o il barattolo perché sopra c’è il tuo nome, ognuno di noi è chiamato a scandire la sua parola chiave per il futuro. Stupore, felicità, bellezza. Fuffa di primissima qualità. a partire dal no agli inciuci, ma dalla prossima volta per adesso continuate pure. Per questo dovete portarmelo presto al potere. Io comincio ad avere una certa età e vent’anni per aspettare che capiate potrei non averli.