Chi, è, un giornale – parlando con pardon – che molti pensano sia innocuo, buono da leggere dal parrucchiere o sotto l’ombrellone e invece è il miglior veicolo di propaganda di berlusconi, quel che fanno sallusti, belpietro e tutto l’esercito di servi a libro paga del delinquente è nulla se considerato rispetto alla media di chi compra e legge libri e quotidiani, una ristretta minoranza, e chi invece si limita a sfogliare giornali di quel tipo non andando poi a cercarsi nessun altro tipo di informazioni altrove.
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L’importante è non avere le grinze al cervello.
Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco.
[Anna Magnani]
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Una donna che dimostra di non avere grinze nel cervello non sfigura mai, nemmeno se paragonata alla più bella delle miss, tutta tette, culo e niente cervello.
E le grinze nella testa non può aggiustarle, nasconderle, nemmeno il più bravo dei chirurghi plastici, chi ce l’ha è perché non ha fatto niente per migliorarsi in testa, troppo occupata evidentemente ad aumentarsi una misura di tette o rifarsi una bocca con cui pronunciare poi solo stronzate ignoranti, indecenti.
Lasciate in pace le Donne, quelle che almeno ci hanno provato a migliorarsi, ad essere diverse ad esempio da una ventottenne già di plastica che non prova nessuna vergogna a fingere un amore per un essere viscido, per un delinquente vero del quale forse ci si poteva innamorare trenta, quaranta anni fa ma oggi no. Nessuna donna che sia tale e che abbia rispetto per se stessa accetterebbe di affiancare il suo nome, il suo corpo, alla figura di silvio berlusconi.
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Le donne con Veronica Lario: età ultimo tabù, ora basta Le foto della polemica Signorini: «Il mio è solo gossip, parlo pure della pancia di Renzi» [Il Messaggero]
E’ proprio una bella famiglia quella di berlusconi.
Che dire di Marina, ad esempio, citata come l’erede politico naturale di suo padre, che è anche la responsabile della casa editrice che silvio berlusconi ottenne coi soliti metodi, ovvero il furto con destrezza, che permette che dalle pagine di Chi si sbeffeggi l’ex moglie di suo padre e madre dei suoi tre fratellastri?
I parenti serpenti al confronto sono una simpatica combriccola di festaioli.
Io non ho mai infierito contro Miriam Bartolini, non mi sono mai unita al giudizio morale di chi ne ha dette di tutte e di più di questa signora solo perché è ricca. Penso che tutti abbiamo diritto anche alla nostra quota di errori in questa vita, e che le conseguenze non vanno fatte pagare oltremodo solo, ed anche, perché si è personaggi pubblici, quando quegli errori restano confinati nella vita privata, non sono motivo di danneggiamento collettivo.
Miriam/Veronica ha fatto l’errore, come milioni di altre donne al mondo, di scegliere di dividere una parte della sua vita con l’uomo sbagliato, ma noi non sappiamo se l’interesse sia stato davvero il motivo dominante della sua unione con silvio berlusconi.
Magari si era innamorata davvero, come a tante altre donne capita di innamorarsi del boss mafioso, del serial killer, del disturbato mentale, o semplicemente dell’uomo sbagliato: le dinamiche dei sentimenti non sono sottoponibili al giudizio di nessuno. Tutto quello che la signora Bartolini è riuscita ad ottenere economicamente dal suo ex marito prima di tutto è legittimamente in linea col normale diritto che si applica anche fra persone di ceti sociali meno ricchi, benestanti o per niente, ma principalmente fa parte di un risarcimento danni sempre troppo esiguo, rispetto ai danni. Quindi, contrariamente a quello che pensa Alfonso Signorini, killer mediatico di professione e direttore di Chi, il vero house organ del socialmente pericoloso delinquente, pregiudicato berlusconi non è una notizia che una signora di quasi sessant’anni che si è ritirata a vita privata, non fa più parte del mondo di berlusconi, non abbia più il peso forma di una mannequin, non fa parte di nessuna libertà di espressione trasformare i centimetri in eccesso del suo giro vita in motivo di scherno e pubblico ludibrio, addirittura oggetto di studio e consigli non richiesti da parte di un medico sulle pagine di un giornalaccio che se questo fosse un paese fatto di gente normale nessuno dovrebbe comprare.
berlusconi prima e sua figlia dopo hanno usato e usano il conflitto di interessi indecente per produrre altre indecenze, hanno usato e usano il loro potere mediatico che nessuno ha mai contrastato in tutto questo tempo e che è l’unico motivo del consenso che berlusconi può ancora avere fra la gente – anche da condannato alla galera – per distruggere in tutti i modi possibili la reputazione pubblica di chiunque abbia osato mettersi contro il progetto criminale di berlusconi.
Lo fa Signorini, mascherando la propaganda becera col gossip affinché riesca a raggiungere anche i cervelli a brandelli di chi spende soldi per comprare Chi, lo hanno fatto belpietro, feltri, sallusti, quest’ultimo graziato da Napolitano dopo una condanna per diffamazione.
Quindi lo voglio ripetere per l’ennesima volta: il problema di e in questo paese NON E’ berlusconi, ma tutti quelli che non hanno fatto niente per contrastarlo, agevolando nei fatti lui e i suoi progetti criminali.