“Gli italiani puniranno chi dimostrerà di avere interessi di parte”, dice il nipote dello zio, dunque una bella parte nella parte: la solita.
Proprio come la Magistratura ha fatto con berlusconi: lo ha punito perché per fare gli interessi di una parte, la sua, ne ha danneggiate altre: praticamente tutta l’Italia.
Ma chissà perché questo a Letta, Napolitano e compagnia “intendente” non va bene.
E quanto è bello il meeting delle larghe intese, ci sono proprio tutti, anche il direttore dell’Unità e quello dell’Espresso, più che il meeting di comunione e fatturazione [cit. Don Gallo] sembra una rimpatriata fra vecchi amici.
[Se questo fosse un paese normale] gli appartenenti a comunione e liberazione avrebbero la stessa considerazione di quei pazzoidi di scientology: questo mi pare di averlo già scritto varie volte ma vale sempre la pena ribadire.
Invece qui lo stato li sovvenziona per diffondere le loro minchiate e la politica e il giornalismo che conta in Italia, paese laico per Costituzione, contribuiscono a dare importanza ad un’associazione di stampo religioso i cui punti di riferimento sono proprio e del tutto altrove dallo spirito cristiano/cattolico e religioso, soprattutto.
comunione e liberazione, memores domini, la compagnia delle opere e l’opus dei a fare da cupola sono solo accozzaglie di fanatici integralisti, ipocriti bugiardi sempre dalla parte del potere, ovvero di gente contraria a qualsiasi spirito altruista.
Gli appartenenti alle varie congreghe si affiancano con estrema nonchalance, così come fa da sempre anche la chiesa a berlusconi, Monti, larghe intese, non c’è differenza per loro, vanno bene tutti quelli che garantiscono i rubinetti dei fondi statali sempre aperti, associazioni che spacciano le loro attività affaristiche, molte delle quali tutt’altro che legali [per informazioni citofonare formigoni] per solidarietà, filantropia, e la cosa più odiosa è che lo fanno in nome di quel Dio che se esistesse li dovrebbe incenerire, col beneplacito di tutta la politica, anche quella cosiddetta di centrosinistra.
In Italia c’è da vergognarsi, ad essere cattolici. Finché i riferimenti saranno anche questi TUTTI dovrebbero prendere le distanze dalla chiesa cattolica romana, soprattutto i veri cattolici credenti.
***
[Se questo fosse un paese normale] basterebbe la metà delle rivelazioni fatte da De Gregorio al Fatto Quotidiano per smantellare l’oscenità del governo delle larghe intese, chiedere l’impeachment per Napolitano che sostiene a spada tratta questa congrega di disperati messi insieme al solo scopo di alleggerire e rendere forse nulle le responsabilità penali del più delinquente di tutti, il sequestro dei beni di proprietà del pregiudicato silvio berlusconi e l’esecuzione immediata della sentenza che lo ha condannato.
Il console italiano ad Hong Kong, pagato e anche molto bene suppongo per fare altro, non certo l’informatore degli sgherri di b che avvisa dell’esistenza di carte che poi, con la collaborazione del ministro della giustizia dell’allora governo di Prodi, mastella, non vengono messe agli atti del processo circa i fondi neri mediaset; quattro senatori che – a spese dei contribuenti italiani – partono per la Cina non in missione per conto di Dio ma di un truffatore evasore; un senatore: De Gregorio in persona che rimprovera l’ambasciatore cinese in Italia dicendogli che “non si poteva trattare così quello che con tutta probabilità sarebbe diventato il presidente del consiglio” [siamo nel 2007] e tutto questo all’insaputa di un centrosinistra che non si capisce cosa stesse facendo in parlamento e al governo mentre accadevano cose di questa gravità.
La morale è che in questo paese circola a piede libero un personaggio losco, pericoloso, un delinquente che, per mezzo delle sue attività illegali può ricattare, comprare compiacenza, silenzio, complicità in politica come altrove e le istituzioni anziché approfittare del fatto che esiste una Magistratura che fa il suo dovere nonostante una politica che glielo impedirebbe volentieri, non dormono la notte per cercare il sistema di sottrarlo al destino che egli stesso si è costruito a sua immagine e somiglianza: ovvero quelle di un delinquente naturale come recita il primo grado della sentenza Ruby.