Sì è vero, le violenze, ma…

Sottotitolo: se Dio,  al quale credono miliardi persone fra cui moltissime che agiscono e si comportano in base al suo volere, come e quando l’abbia divulgato non si sa, ma tramandato per mezzo dei suoi uomini con, come abbiamo visto, ottime referenze di onestà e credibilità,  ha voluto la donna non solo dopo l’uomo ma anche dopo la specie animale, vermi compresi, un motivo ci sarà. E non è un caso che anche i figli di Adamo ed Eva erano maschi, i fondatori di Roma erano uomini, quindi, di che vogliamo parlare ancora? magari di Ipazia, lapidata e fatta a pezzi dai buoni monaci cristiani [tanto perché la religione cattolica è quella più civile delle altre] perché donna troppo intelligente e dunque pericolosa perché in grado di umiliare gli uomini?

A proposito del flash mob di oggi.
Sono sempre dell’idea che le giornate dedicate siano solo il sintomo di un fallimento.
Laddove non è riuscito – perché evidentemente non ci s’impegna abbastanza per pretenderlo – chi, ovvero la politica,  dovrebbe fare in modo che le discriminazioni si riducano, le violenze vengano punite in modo adeguato affinché tendano a diminuire e si diffondano culture in grado di sconfiggere quelle che poi portano le persone ad assumere determinati atteggiamenti –   arriva la giornata dedicata, di cui puntualmente il giorno dopo non si ricorderà più nessuno.
La Rivoluzione inizia a casa propria, quante di quelle donne che ballano e vanno in piazza sono poi disposte a cercare di cambiare le cose iniziando da loro, dall’educazione dei figli, quante pensano di smettere di educare i propri figli – femmine e maschi – evitando di tramandare tradizioni, usi e costumi ridicoli che sono quelli che poi creano la discriminazione come imporre i sacramenti, fargli frequentare il catechismo e l’ora di religione [una sola, non tutte]  dove si racconta la favoletta di Adamo ed Eva che è proprio l’ABC della discriminazione, dell’imposizione dell’idea di maschio superiore e per questo autorizzato a sottomettere la donna e di farlo in nome di Dio,  che l’ha voluta non solo dopo l’uomo ma anche dopo la specie animale, vermi compresi, per giunta?
E non ho mai pensato che la rivendicazione dei miei diritti di donna dovesse passare per la guerra continua e continuata con gli uomini.

Quella che viviamo adesso è un’epoca difficile, piena di disagi, e nelle difficoltà si deve stare uniti, non divisi.
Ci sono tanti uomini che vivono situazioni terribili, ad esempio dopo una separazione, uomini che tra mille difficoltà devono sopravvivere, occuparsi del mantenimento di ex mogli e figli dovendo sottostare a leggi che favoriscono sempre le donne, a loro la casa, a loro il diritto di poter continuare a mantenere lo stesso stile di vita anche quando svestono i panni della moglie.

A loro il diritto dell’affidamento dei figli che spesso vengono usati, proprio dalle donne, come armi di ricatto.
Ma di loro non si parla quasi mai, evidentemente queste sono considerate violenze di serie b.
La considerazione, il rispetto, il riconoscimento del diritto ad esistere in quanto PERSONE non hanno una connotazione di genere, ecco perché lottare per ottenere quelle che non sono concessioni ma DIRITTI, va fatto insieme, tutti i giorni.

Poi di contro ci sono altre realtà fuori dai nostri confini di paesi “civilizzati”.  Quei paesi dove le donne subiscono violenze di altro genere, mutilazioni, paesi dove alle donne si impedisce perfino di nascere,  nei quali nessuno va a mettere il becco ma anzi se li mettono al fianco  orgogliosamente da partner economici  –  Italia compresa – come  la Cina dove di diritti umani manco a parlarne,  e figuriamoci di quelli delle donne,   come invece si  fa in quelli dove c’è da raccattare petrolio, diamanti e tutto quello che può arricchire il mondo occidentale riducendo in miseria tutto l’altro.  Nessuna esportazione di democrazia, ad esempio,  dove le bambine vengono private di un pezzo del corpo per impedire loro di essere donne complete. Che è un diritto anche questo.