La politica si occupi delle cose importanti per il paese [era così, vero?]

Sottotitolo:  in Italia non c’è un appalto pulito dai tempi di Luigi Einaudi, c’è la mafia che sta infangando il Quirinale e tu ti occupi dei matrimoni gay? E’ come se Barack Obama fermasse tutto, andasse all’ Onu e parlasse della crisi dei talk show sulla Rai.
[Maurizio Crozza parlando di alfano, ancora e incredibilmente ministro dell’interno di questo paese]

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I parlamentari democratici Federico Gelli ed Ernesto Magorno criticano il rapper per la decisione di scrivere una canzone per “Italia 5 stelle”. Lui, al Fattoquotidiano.it: “Ho il totale appoggio di Sky, fortunatamente lavoro in un’emittente indipendente”. E aggiunge: “La cosa assurda è che questi due parlamentari chiedono una presa di posizione a un’emittente per delle opinioni che io ho dato fuori dal contesto televisivo. Sono allibito”

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L’AMACA del 11/10/2014 (Michele Serra)

Pur di non censurare SOLO il comportamento dei politici che invadono terreni che non gli competono, se questo è ancora un paese dove l’articolo 21 ha un suo perché, Serra ha dovuto chiosare sul “cattivo gusto” di un ragazzino che ha scelto per mestiere di provocare, e non importa se lo faccia male o bene, finché non esce dal rispetto della legge farlo è nel suo diritto di cittadino di una democrazia occidentale, dove nessun politico si permetterebbe mai di fiatare sulle attività di cantanti, attori, autori di satira eccetera e nemmeno di chiedere ad un editore di media, un privato fra l’altro, di dissociarsi dagli artisti che vengono ospitati nelle sue tv come invece avviene qui nel paese dal forte retrogusto fascista che, basta un niente, e torna su come la peperonata della sera prima.

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Gli artisti si sono sempre schierati, cantanti e cantautori come  Guccini, De Andrè,  De Gregori, Fiorella Mannoia, e anche gli attori, è di poco tempo fa il saluto a pugno chiuso di Elio Germano alla Mostra del cinema di Venezia ma nessuno ha chiesto per lui l’allontanamento coatto. Gli artisti cosiddetti impegnati sono stati sempre a sinistra senza suscitare il fastidio di nessuno, avevano, hanno  il loro pubblico, facevano e fanno concerti,  poca televisione e nessuno ha mai chiesto che non si concedessero spazi, teatri e stadi per le loro esibizioni pubbliche. Un esercito di persone di questo paese ha potuto dichiarare da che parte fosse così come è normale fare in un paese libero e non nella Russia di Putin dove si va in galera per una canzone.

Il pd ha usato anche l’artista morto, Rino Gaetano, che non poteva nemmeno dire se gli stava bene o no essere usato quando ha trasformato in un inno di partito “Il cielo è sempre più blu” e Jovanotti, che è un altro di quelli che sono nati Che Guevara e che per opportunismo e interesse moriranno padre Pio. Per non parlare di Benigni che dall’abbraccio a Berlinguer, ai vent’anni dedicati a contrastare  berlusconi e la difesa della Costituzione più bella del mondo, dopo aver taciuto durante i governi necessari di Monti e Letta e averlo fatto anche rispetto a quello abusivo di Renzi è andato a cazzeggiare poi nel Ballarò di Giannini, ex di Repubblica, il quotidiano più schierato di tutti a favore del governo  che ha ammazzato la sinistra e vuole farlo pure con la Costituzione.

Ma finché lo hanno fatto per la sedicente e presunta sinistra in tutte le sue tragiche versioni è andato bene. Nessuno se ne lamentava.

Sepperò un ragazzino di oggi si permette di cantare una canzoncina e dedicarla ai 5stelle succede il finimondo, è vilipendio, scandalo, offesa alla nazione solo perché nel testo è inserita una frase che è pensiero piuttosto comune dedicata al presidente della repubblica. E’ di pochi giorni fa l’insurrezione circa l’interrogazione parlamentare a proposito di Juventus Roma, e lì si parla di società quotate in borsa e di una possibile truffa ai danni degli azionisti della Roma. Oggi che due lor signori si permettono di interferire in ciò che davvero non gli compete, quelli che giorni fa hanno arricciato il naso e si sono scandalizzati perché la politica “ha ben altro a cui pensare” sorvolano, e fanno finta di niente.

La questione di Fedez è stata sintetizzata perfettamente da Marco Travaglio nel fondo di oggi: “fanno schifo”. Fanno schifo quelli che si definiscono democratici mentre hanno dentro di loro il peggior fascismo, quello che censura parole, opinioni e adesso anche la musica.

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QuiRIInale
Marco Travaglio, 11 ottobre

Negli ultimi 22 anni centrodestra e/o centrosinistra hanno, nell’ordine: stipulato un patto con Cosa Nostra per metterle in mano lo Stato in cambio della sospensione delle stragi e del sacrificio di Paolo Borsellino e di decine di altri innocenti sterminati o feriti a Palermo, Firenze, Milano e Roma, trafficando poi indefessamente ai massimi livelli istituzionali per coprire tutto e depistare le indagini; abolito la “legge Falcone” antimafia che prevedeva l’arresto obbligatorio in flagrante per i falsi testimoni; abrogato l’obbligo di custodia cautelare per gli indagati di mafia; accorciato la custodia cautelare per gli imputati di mafia, facendone scarcerare a centinaia per decorrenza dei termini; chiuso le supercarceri di Pianosa e Asinara, simboli del 41-bis; trasformato il 41-bis in una burletta; abolito l’ergastolo per due anni anche per le stragi di mafia; varato tre scudi fiscali (l’ultimo con la firma di Giorgio Napolitano) regalando ai mafiosi un canale di riciclaggio di Stato per ripulire i loro soldi sporchi a costi di saldo (un pizzo del 2,5% e poi del 5%) e in forma anonima; cancellato (su proposta di Na- politano) la legge Falcone sui pentiti, che infatti prima erano migliaia e dal 2000 si contano sulle dita della mano di un monco; screditato e attaccato i pentiti che facevano nomi eccellenti e i pm che indagavano sulla mafia e sui suoi complici; promosso capo del Ros e direttore del Sisde il generale Mori, protagonista della mancata perqui- sizione del covo di Riina e delle mancate catture di Bagarella e Provenzano, nonché del Protocollo Farfalla per legittimare i traffici dei servizi nelle celle dei mafiosi; approvato una legge sul voto di scambio che riduce le pene della legge precedente e rende impunibili i politici che comprano voti dai mafiosi; riempito di buchi il nuovo reato di au- toriciclaggio che consentirebbe finalmente di recuperare miliardi di soldi sporchi parcheggiati in Svizzera anche dai mafiosi; promosso alle massime cariche dello Stato i politici che hanno mentito o taciuto su quanto sapevano della trattativa, perseguitando invece quei pochi servitori dello Stato che quell’immondo negoziato svelavano, ostacolavano o investigavano; attaccato e poi abbandonato alla più totale solitudine magistrati come Di Matteo, condannato a morte da Riina, e Scarpinato, bersaglio quasi quotidiano di minacce e avvertimenti di stampo istituzionale; protetto con silenzi vili e addirittura esaltato con servi encomi i maneggi del Quirinale per far avocare le indagini della Procura di Palermo sulla trattativa su richiesta dell’attuale imputato Mancino; eser- citato pressioni indicibili sulla Corte d’Assise di Palermo perché negasse a Riina, Bagarella e Mancino il sacrosanto diritto di presenziare all’udienza del loro processo che si terrà al Quirinale il 28 ottobre per la testimonianza di Napolitano, diritto che verrebbe riconosciuto persino a Guantanamo financo ad Hannibal The Cannibal e la cui negazione mette il processo sulla trattativa a rischio di nullità assoluta in base alla Costituzione, al Codice di procedura, alla giurisprudenza della Cassazione e della Corte europea dei diritti dell’uomo; fatti inciuci e addirittura riforma costituzionali con Berlusconi, che affidò la propria sicurezza a un boss travestito da stalliere e per 20 anni finanziò Cosa Nostra, e con gli altri amici di Dell’Utri, per quasi 30 anni al servizio di Cosa No- stra, dunque condannato a 7 anni e ora detenuto nel carcere di Parma accanto a Riina.

E ora questi manigoldi, i loro discendenti che mai ne hanno preso le distanze e i loro pennivendoli vorrebbero far credere che gli amici della mafia sono Sabina Guzzanti, rea di aver immortalato i loro crimini politici in un bel film e in un tweet provocatorio sui diritti negati a Riina e Bagarella; e il rapper Fedez, che ha osato scrivere un brano per la festa dei 5Stelle in cui si permette di cantare “Caro Napolitano, te lo dico con il cuore: o vai a testimoniare oppure passi il testimone” ed è stato subito accusato da alcuni fascistelli pidini di vilipendio del capo dello Stato, con inviti a Sky perchè venga epurato da X Factor. Ma vergognatevi, se ancora sapete cos’è la vergogna: fate schifo.