Italici orgoglioni

Forse se la si smettesse di pensare sempre a chi c’era prima per fare il confronto con Monti, si dimostrerebbe anche una maggiore maturità. Possibile che basta così poco, o che ci voglia uno come Monti per sentirsi “orgogliosi di essere italiani”? L’avevo già scritto ieri sera nella mia pagina di Facebook dopo la puntata di ‘Che tempo che fa’: qualcuno dovrebbe dire a Monti che gli italiani non hanno accettato “responsabilmente” proprio niente.
Gli italiani, dopo essere stati terrorizzati perbenino dallo spread che saliva e scendeva (cosa che continua imperterrito a fare nonostante l’eccellenza: è proprio stronzo, ‘sto spread) hanno dovuto subire le scelte di questo signore al quale un altro signore aveva affidato le sorti del paese consultando nient’altro che stesso. E questo, in un momento di ‘emergenza’ ci starebbe pure, quello che non ci sta sono le conseguenze di questo agire. Perché a me sentire gente che dice cinguettando di essere tornata ad essere orgogliosa di essere italiana perché al posto di berlusconi c’è Monti (quindi si può immaginare facilmente che molti si fossero sentiti così quando al posto di Prodi c’è andato berlusconi: siamo italiani mica per niente) fa capire per l’ennesima volta che agli italiani il manganello piace, sia che si tratti dell’oggetto in sé o di altri modi per sedurre e convincere, che siano l’infatuazione mediatica o il creare un esagerato allarme per ottenere consenso e credibilità fa davvero poca differenza.
Piccola considerazione: si sente molto parlare di evasione, di lotta all’evasione, il blitz a Cortina ha eccitato gli italiani più di un film porno: e la corruzione? come mai di corruzione non si parla mai, è stata già liberalizzata a nostra insaputa?


Esportatori di buoni esempi

Si sente ripetere come una sorta di mantra, che ora l’Italia non deve più vergognarsi, e anche che gli altri paesi europei, da noi, dovrebbero prendere esempio. Io resto un po’ così, stupita e dubbiosa. Certo, se consideriamo il nonno che mandiamo in giro a rappresentarci, ora va meglio di prima, almeno dal Professore nessuno si aspetterebbe che possa scorreggiare a tavola, o toccare il culo alla Regina Elisabetta, ma per il resto, davvero, di cosa dovremmo andare fieri ed orgogliosi, e cosa mai potremmo insegnare ad un’altra nazione mediamente civile?

Quale sarebbe l’esempio? Il moltiplicarsi di tasse e balzelli che continuano ad istigare il popolo al suicidio? La desolazione dei negozi che chiudono perché è sempre più difficile trovare soldi da spendere? I vecchi che rovistano nei cassonetti?

C’è di più. Ci sono le nuove vergogne, quelle che provo quando penso all’arroganza tutta italiana che può spingere un tale a veri e propri deliri di propaganda: chiedere alla Merkel di prendere esempio … Quale?

Da giorni, se non da settimane ci sono troupe televisive impegnate in ore e ore di inchieste sugli scontrini a Cortina. Inviati speciali per raccontare ad un popolo che sta esalando l’ultimo respiro, col telecomando sempre in mano, come fosse una Bibbia, gli inghippi, le ripercussioni, le tragedie di una località turistica colpita dalla Guardia di Finanza. Non so, ma non riesco a immaginare la Germania immersa nella stesso scandalo: l’ignominiosa pretesa di emettere scontrino fiscale.

Potremmo forse insegnare – e gli altri stati dovrebbero prendere esempio – a pagare a peso d’oro vecchie glorie del calcio gonfie di vita debosciata, attorucoli in disarmo o ex partecipanti a cene eleganti, per la partecipazione ad una trasmissione televisiva, mentre chi guarda la Bibbia forse non sa che anche non pagare l’aumento del canone della RAI potrebbe far incazzare Equitalia.

Cosa, di grazia, dovrebbe renderci fieri di questo stato? Abbiamo fatto arte della corruzione tanto da essere in grado di far arrossire la Colombia. La gente si ammazza per strada come nel far west, e per la prima volta la politica s’indigna: “Troppe pistole”. Forse dovremmo dare l’esempio agli stati civili, perché come siamo capaci noi a dimenticare, non è capace nessuno. Alemanno, potrebbe insegnare come fare per avere un’amnesia, una selettiva. Anni e anni di battaglie sulla sicurezza, ragazze stuprate per propaganda elettorale, campi rom incendiati in nome della sicurezza, hanno portato alla semplificazione delle pratiche per chiedere ed ottenere il porto d’arma, e ora? Troppe pistole. (Lo ha detto davvero)

L’aumento dell’occupazione in Germania, gli investimenti per la creazione reale di posti di lavoro, la tutela dei salari tedeschi dovrebbero forse insegnare qualcosa al Professore, visto che in tempi non sospetti non ha insegnato nulla al suo predecessore, troppo impegnato a far sì che le puttane non si prostituissero per strada, (in effetti favorendo l’ occupazione femminile). Oggi scopriamo che la situazione del lavoro femminile, in Italia, è assai peggio della Grecia. Non ci dobbiamo più vergognare.

Quindi quale sarebbe l’esempio da esportare? Essere riusciti laddove tutti gli altri hanno fallito: l’Italia è l’unico paese in Europa ad essere riuscita a cedere direttamente “il popolo” alle banche. Che il paese, già lo avevano.
Trovassero la dignità del silenzio, sarebbe più elegante anche la sodomia.

Rita Pani (APOLIDE)