Relazione al tribunale “Servizi sociali, B. assisterà i disabili”
Secondo il quotidiano Avvenire l’Ufficio esecuzione penale esterna avrebbe indicato una struttura nell’hinterland milanese per l’ex premier; l’impegno sarebbe di un giorno a settimana. Ma il leader di Forza Italia ha ancora una serie di scogli da affrontare: il primo dei quali è l’appello del processo in cui è imputato di concussione e prostituzione minorile. [Il Fatto Quotidiano]
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Mezza giornata a settimana grazie al 3X2 discount Italia e SECONDO LA DISPONIBILITA’ DEL CONDANNATO a fare visita agli anziani disabili. Questa la proposta per il servizio sociale a cui affidare berlusconi, – provvedimento che berlusconi non merita non avendo manifestato nessun pentimento né l’accettazione della sentenza – condannato a quattro anni di galera per frode fiscale, non per aver rubato un pezzo di formaggio per fame al supermercato. Credo che ci debba essere un limite anche all’indecenza: lo stato italiano deve smetterla di offendere i cittadini onesti e poi fare pure la parte della vittima cianciando di populismi per bocca delle sue “alte discariche” [cit.Travaglio]. L’Italia è un paese che fa pena, pietà e misericordia, non certo per la sua gente ma per chi ha fatto in modo che su sessanta milioni ed oltre di cittadini solo uno abbia acquisito per diritto divino la concessione di rubare, mafiare, corrompere e continuare a vivere la sua vita come se nulla fosse, come se la questione non lo riguardasse. Verrebbe da pensare che le visite al Quirinale siano state molto proficue, per il pregiudicato berlusconi. Senza contare che, considerando la quantità di imbecilli che si sono votati al martirio per lui questa cosa potrà tornargli ancora e perfino utile in termini di consenso. Il suffragio universale in Italia ha provocato solo danni. Negli altri paesi almeno ci provano a cambiare, negli altri paesi il politico che tradisce lo stato chiede scusa, sparisce dalla circolazione, negli altri paesi il politico coinvolto in un procedimento giudiziario non grida al “golp”, si fa da parte e aspetta che la giustizia compia il suo dovere, negli altri paesi il politico che non viene più scelto dagli elettori torna a fare il suo lavoro, quello che faceva prima, non nasce e muore politico, non vive di rendita grazie al mantenimento dei cittadini che pagano le tasse. Negli altri paesi lo stato non favorisce il delinquente a discapito e danno dell’onesto. Cosa devono pensare le famiglie di chi, perseguitato da equitalia si è suicidato per un debito di poche migliaia di euro? Quello italiano è un circolo vizioso e viziato che non si interromperà senza gesti significativi. Democrazia non è permettere ad un delinquente acclarato e matricolato di avere ancora voce in capitolo nella politica solo perché c’è una pletora di disadattati mentali e sociali che lo ha eletto a suo rappresentante. E se non glielo fa capire lo stato, applicando semplicemente la Costituzione, che un delinquente deve stare coi suoi pari, non a decidere del destino di un paese da persona libera nonostante una condanna chi dovrebbe farlo? Solo uno stato vergognoso e complice offre tante garanzie al potente delinquente a dispetto di chi in una galera ci sta e non ci dovrebbe nemmeno stare grazie alle leggi volute dal più delinquente di tutti.