silvio berlusconi: “Facciamo fuori il tribunale di Milano”
“Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica: cose di questo genere, non c’è un’alternativa…”. Parola di Silvio Berlusconi nell’ottobre 2009. Sì, proprio lui. Si sfoga al telefono con Valter Lavitola, il giornalista-faccendiere incredibilmente di casa a palazzo Grazioli.”
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Questo non è terrorismo? è ancora accettabile che si possa tollerare un presidente del consiglio che nel suo tempo libero va a mignotte oppure promuove l’eversione? in qualsiasi altro paese al mondo un primo ministro che dica, abbia detto e fatto cose dell’incredibile gravità di quelle che ha detto e fatto b., in tutti questi anni sarebbe immediatamente messo sotto impeachment, cioè OBBLIGATO A DIMETTERSI, e RINVIATO A GIUDIZIO se non addirittura ARRESTATO. Cosa si aspetta a farlo anche da noi, forse che riesca a mettere in pratica la distruzione totale del paese?
Ora, per i disordini di sabato la polizia sta effettuando ricerche e perquisizioni nell’ambiente degli “anarco – insurrezionalisti” che sono come il nero, stanno bene su tutto: un jolly che si gioca sempre quando non si possono andare a disturbare altri ambienti. Ma se questo fosse un paese appena appena normale Roma dovrebbe mandare il conto a la russa e maroni e tutto il governo dovrebbe essere obbligato a dimettersi.
Noi cittadini manteniamo svariati eserciti di gente strapagata per risolverci i problemi, dalla politica ai servizi segreti passando per i funzionari “alti” delle forze dell’ordine. Ecco perché penso che quel poco di stampa e di giornalismo decenti che ancora sono rimasti in questo paese dovrebbero smetterla di scrivere e raccontare di vetri rotti e di disordini e ricominciare a occuparsi dei motivi delle manifestazioni. Non dovrebbero permettere di farsi fare la morale da chi tutti i giorni e da svariati anni minaccia di “prendere i fucili”. Io non mi faccio fare la morale da gentaglia che coi suoi comportamenti, atteggiamenti, decisioni ha causato solo drammi e problemi fra cui la morte di una quindicina di persone negli scontri di Bengasi cinque anni fa. Se Libero, il Giornale, la padania vogliono la guerra io pretendo che i giornalisti che ancora pensano di lavorare per informare rispondano punto su punto alle accuse che vengono rivolte alla sinistra e ad essi stessi facendo chiarezza, e anche un po’ di sana dietrologia per rinfrescare la memoria a un popolo che dimentica tutto troppo in fretta. Basta col savoir faire.
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