Riepilogo: il ragazzo che ha “insultato” il carabiniere è già stato giudicato per direttissima dai colleghi che lo hanno fermato e già che c’erano gli hanno rotto un polso (chissà poi in caserma).
Il bar dove è stata fatta irruzione spaccando una vetrina era regolarmente aperto, ma i poliziotti volevano entrare dall’entrata di servizio che invece era chiusa e mentre i proprietari cercavano le chiavi (e la gente entrava e usciva dalla porta) hanno pensato bene di sfondare.
Chi paga il polso?
Chi paga la vetrina?
A chi lo diamo l’encomio stavolta?
Istituiamo il premio Pinochet a punti?
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Sottotitolo: Gli anarco insurrezionalisti sono come il nero: svaccano e stanno bene su tutto.
Come mai i giornali di oggi non ci danno, e con la stessa enfasi riservata al carabiniere insultato, nessuna notizia nel merito del raid fascista di ieri compiuto da pecorelle evidentemente smarrite nel bar di Chianocco? Misteri della disinformatja.
Ecco che fine ha fatto l’insultatore del carabiniere: Ricordate l’attivista che sfotteva il carabiniere? Ecco che fine ha fatto – foto e video
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No Tav: resoconto sulla repressione attuata dalle forze dell’ordine sui presidianti No Tav.
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In Valsusa come già accadde al G8 di Genova è in atto una sospensione di quel che resta della nostra democrazia. Le violenze al G8 furono definite da Amnesty International “la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale”. In entrambi i casi quella sospensione avvenne e sta avvenendo per mano di chi, per ruolo e professione sarebbe chiamato a fare tutt’altro e cioè tutelare e proteggere i cittadini, non contribuire all’escalation di violenza. Colgo l’occasione per ricordare che le azioni delle forze dell’ordine sono ordinate, coordinate e concordate con la politica.
E’ la politica infatti che decide dove e come polizia e carabinieri devono effettuarle.
La mia solidarietà va comunque anche al carabiniere fatto oggetto di insulti perché sta partecipando a un “gioco” più grande di lui.
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Poi ci sono i cosiddetti ‘eroi’, quelli che nel paese della disinformazione compiono gesti o per meglio dire, nel caso specifico NON li compiono ed entrano così di diritto nella categoria specialmente nella propaganda che certi media e giornali spacciano per informazione: quelli che non reagiscono di fronte ad una “provocazione” specialmente se sanno di essere ripresi da una telecamera, dall’altra parte invece ci sono i terroristi cattivoni; donne, uomini, padri e madri di famiglia, gente anziana, bambini che da anni hanno rinunciato ad una vita propria fatta di serenità, di tranquille giornate, serate passate in casa o a farsi i fatti loro come noi e come tutti perché vogliono solo evitare che la loro valle, la terra dove sono nati e che naturalmente amano venga sventrata e che miliardi di euro vadano in fumo per trasportare una scatoletta di tonno a Lione in due ore invece che nelle tre che ci s’impiegano continuando ad utilizzare i mezzi che ci sono già.
Ci piacerebbe almeno sapere a chi stiamo pagando questa ennesima marchetta visto che i soldi sono i nostri.
Pensare all’importanza che i media stanno dando ad un episodio così stupido mentre si continua quasi ad ignorare il motivo per cui quella gente sta manifestando fa capire perfettamente da che parte si vuole portare l’opinione della gente, e di come si sta tentando di sfruttare la naturale propensione dell’italiano piccino a non capire la differenza fra lo sfruttato e lo sfruttatore, fra chi è vittima e chi non lo è.
Da due giorni tutti parlano della ‘pecorella’ e nessuno che invece metta il punto con la stessa enfasi sulle dichiarazioni dei nostri sobrii ministri che ci dicono che la tav “è necessaria”, “si deve fare”, è un'”opera a cui non si può rinunciare” e chissà perché.
Nessun dialogo.
C’è una intera comunità che si ribella, gente che si espone, che mette a repentaglio il proprio quotidiano e di queste persone e dei loro perché si parla poco e niente, mentre le facce di bronzo di quanti dovrebbero rappresentarci, governarci continuano a meritarsi primi piani nei TG da cui ripetono il mantra che la tav è irrinunciabile e si farà.
Io penso che un po’ di rispetto questa gente se lo meriti.
Ci sono tante cose che in condizioni di normalità non si dovrebbero fare.
In situazioni difficili salta tutto e chi dovrebbe evitarlo non lo sta facendo.
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Eroi in azione in Valsusa
Ecco cosa è accaduto ieri sera, ma per tutti passa l’informazione che i No tav hanno attaccato la polizia con lanci di pietre.
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Altri eroi in azione a Genova