Sottotitolo: “Ho dato tutto quello che avevo da dare.
Una mia elezione sarebbe una non soluzione. Tornare indietro sarebbe ai limiti del ridicolo”
[Giorgio Napolitano, 14 aprile 2013]
Un altro che mente sapendo di smentire.
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E grazie pure a voi, branco d’incapaci disonesti.
Perché Grillo fino ad ora ha fatto proprio e solo il contrario, l’ha evitata, altrimenti troppe albe dorate si sarebbero formate.
Mentre invece l’unica alba dorata è proprio quella legittimata dalla politica e dal parlamento nell’espressione della lega nord.
La malafede è sempre una pessima ispiratrice.
NAPOLITANO RIELETTO PRESIDENTE
Così la partitocrazia si chiude nel bunker
Pd-Pdl-Lega e Scelta civica lo implorano di restare e lui dice: “Non mi posso sottrarre”. E’ il primo
capo dello Stato confermato nella storia della Repubblica. E la Casta si affida a lui (di P. Gomez)
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TRATTATIVA AVANZATA SUL GOVERNO DELL’INCIUCIO: IN POLE POSITION AMATO ED ENRICO LETTA
MONITI INASCOLTATI E LEGGI VERGOGNA: IL PRIMO SETTENNATO DI NAPOLITANO (di T. Mackinson)
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Perfino il tanto dileggiato Crimi è riuscito ad essere impeccabile nel ragionamento: la politica ha rifiutato un presidente della repubblica acclamato e voluto dai cittadini per mere questioni di interessi personali interne alle dinamiche della politica e dei partiti, ovvero il salvataggio a tutti i costi dell’abusivo impunito.
Cerchiamo di non dimenticarcele mai più queste cose, mica per noi, per queste creature che stanno nascendo e crescendo adesso, catapultate per caso in questo paese sciagurato.
Quando pensi che peggio di così non si può, c’è sempre un Napolitano che ti ricorda che il peggio, come dice il proverbio, non è mai morto.
E non ne ha la benché minima intenzione.
Raccontatemi un po’ quella della “libertà che è partecipazione”?
Perché io, illustrissime testedicazzo che in parlamento vi siete sperticate dalla gioia per aver riconfermato uno dei peggiori presidenti della repubblica che questo paese abbia mai avuto, il mio dovere nei vostri confronti l’ho sempre fatto, anche quando non l’avreste meritato.
Mi piacerebbe sapere quand’è che voi inizierete a fare il vostro, quello per cui siete pagati da me e da una sessantina di milioni di altri italiani.
Oggi, non basta nemmeno la vergogna; non vorrei mai più sentire che “la colpa è della gente”, e nemmeno di Grillo.
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Rinnovo l’invito che avevo fatto tempo fa: chi vuole bene ai suoi figli li mandasse via da qui.
Non è un bel posto per far nascere e crescere i figli l’Italia: è diseducativo.
Nuoce gravemente alla formazione di buone coscienze da cittadini consapevoli.
Non pensavo fosse così doloroso dover abbandonare per sempre l’idea che anche questo potesse diventare finalmente un paese normale, un po’.
Sano, almeno.
Un plebiscito per Napolitano, praticamente.
Oh, fatta eccezione che per i 5S si sono fidati tutti…magari il presidente di tutti ce l’avevamo e non lo sapevamo.
Siamo proprio degl’ingrati.
Se non è colpo di stato questo allora, quando? io capisco il professor Rodotà e lo ringrazio, lui non lo può dire, noi però sì.