Ultim’ora: il pover’uomo sofferente attualmente ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano si trova nel settore D, in un appartamento di 200 metri dotato di ogni comfort, che offre una sala riunioni con tavolo, sedie e telefono, cucina, stanza per una infermiera privata, cabina armadio e bagno dotato di doccia idromassaggio e vasca ovale, in una stanza sagomata intorno alla vasca.
Come sono stati previdenti al san Raffaele, nemmeno la suite del papa al decimo piano del policlinico Gemelli è così lussuosa.
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Fitch taglia il rating italiano a BBB+
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BERLUSCONI MALATO IMMAGINARIO
Niente stop, processo Mediaset va avanti
Pdl: “Medici nazisti mandati da pm stalinisti”
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Quando le agenzie di rating declassano l’Italia pensiamo anche a queste cose, non solo all’economia.
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Preambolo: “l’uveite è un’infezione comune che porta in ospedale solo in rarissimi casi. Tipo alla vigilia delle sentenze” [Marco Travaglio]
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Sottotitolo: “Medici nazisti su indicazione di un tribunale stalinista sono andati da Berlusconi e hanno emesso un verdetto disgustoso” [Fabrizio Cicchitto, 9 marzo 2013]
Non si può nemmeno dire poche idee ma confuse: non si capisce, infatti, come un tribunale stalinista possa impartire ordini a dei medici nazisti. L’ignoranza di cicchitto è pari al suo essere un servo disgustoso, e i servi alla fine dei regimi sono quelli che fanno la fine peggiore. E’ Storia.
Si potrebbe parlare, invece, e piuttosto, di un oculista di un ospedale prestigioso che non ha esitato a vendersi come una puttana per offrire ad un delinquente l’ennesima scappatoia per sfuggire alle sue responsabilità: roba più recente, di ieri praticamente.
Il declassamento in serie B è perfino troppo generoso per l’Italia che meriterebbe, invece, di essere inserita nella categoria degli esordienti.
Anzi, bisognerebbe crearne una ad paesem: quella degli scadenti affinché faccia pendant con tutto il resto.
Da ieri i dubbi circa la qualità della gente a cui qualcuno per mezzo del voto ha consentito di avere potere in ambito politico sono perfino aumentati: l’Italia è veramente un regime nazi -stalinista o stalin-nazista come dice cicchitto o il solito paese abitato da una maggioranza di gente delinquente e complice di delinquenti, uno in particolare, come ha confermato anche “Girlfriend in a Coma” il film di Bill Emmott trasmesso ieri sera su la7?
Se questo fosse un paese normale il caso di b circa la malattia immaginaria andrebbe trattato come le vicende che riguardano l’inquinamento di aria, acqua e cibo.
Perché quando si arriva al culmine come è successo ieri, quando si capisce perfettamente, in modo chiaro, accecante, direi, che c’è ancora un mucchio di gente disposta a farsi corrompere per gli interessi di un malfattore, per evitare che si assuma le sue responsabilità come tutti i cittadini normali di un paese normale sono obbligati a fare, c’è solo un sistema da adottare: risalire la filiera fino ad arrivare al primo responsabile, quello che non ha esitato a mettere il proprio nome e la sua faccia davanti ad una bugia di quella portata; se il san Raffaele fosse gestito da gente seria, professionale e professionista stamattina tutti quei medici che hanno confermato la malattia gravissima del delinquente, che hanno mentito come i peggiori traditori dello stato, andrebbero cacciati a pedate nel culo e con disonore, così come toccherebbe a tutta la politica che, in modo assolutamente trasversale, bi e tripartisan, in questi anni ha coperto, minimizzato e aiutato berlusconi a scappare dalla giustizia e dai tribunali, ma siccome ho la sensazione che il tradimento sia partito proprio dalle stanze delle maestranze alte, non succederà nulla di tutto questo, e l’Italia continuerà ad essere considerata nel mondo, giustamente, il paese barzelletta che è: quello nel quale vent’anni non sono bastati per fermare un criminale che ha ridotto l’Italia a brandelli e per il quale gente che fa altri mestieri non esita a svendersi come le puttane [concetto già espresso ma che vale la pena ribadire, perché le puttane spesso indossano anche giacca e cravatta].
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L’allergia all’ossigeno
Marco Travaglio, 10 marzo
Ma allora ditelo che ce l’avete con lui.
Sta’ a vedere che un pover’ometto a 76 anni suonati non può nemmeno ricoverarsi in clinica dopo essersi visitato e diagnosticato una congiuntivite incurabile, senza essere disturbato dal solito camice rosso inviato dalla solita toga rossa.
Per forza che poi il medico, comunista o forse grillino, l’ha trovato in ottima salute: non essendo un suo dipendente, ha una visione distorta — sovietica o populista — della medicina. Avrebbe dovuto fare come i colleghi del San Raffaele che lo visitano approfonditamente domandandogli “Presidente, come si sente? Dica 33”, poi scrivono sul referto “Il Presidente è morente: ha detto 32, tanto il falso in bilancio è depenalizzato”. Invece ha preteso addirittura di guardarlo negli occhi, o in quel che ne resta dopo l’ennesimo cedimento strutturale di tiranti e botulini. Cose che accadono quando il Cainano viene giudicato da qualcuno che si permette di non essere stipendiato da lui. Bei tempi quando lo processavano giudici retribuiti da Previti e lo trovavano sempre innocente, lo ispezionavano finanzieri mazzettati da Sciascia e gli trovavano sempre i bilanci in ordine, lo intervistavano giornalisti suoi dipendenti e lo scambiavano per uno statista, lo intrattenevano ragazze foraggiate dal ragionier Spinelli e magnificavano la sua possente virilità, lo controllavano oppositori pagati da lui e gli votavano a favore, lo confessavano preti finanziati da lui e lo volevano santo subito. Ieri non c’è stato il tempo per il solito bonifico o regalino, e subito il medico boccassino gli ha dato del malato immaginario. Era già accaduto al ministro De Lorenzo, apparso emaciato e agonizzante al Tg1 nel suo letto di dolore, la barba lunga, il corpicino esangue appeso a cannule, flebo e pappagalli, amorevolmente assistito da Bruno Vespa pochi giorni prima della resurrezione al ristorante “I due ladroni”. E anche a Sgarbi, condannato per truffa allo Stato perché esibiva falsi certificati sulla sua inabilità al lavoro a causa di patologie rarissime: “cimurro” (specialità dei cani), “attacchi di starnuti” e “allergia al matrimonio” (solo in orario d’ufficio). Ma quelli almeno erano lampi di genio, degni di Molière o di Woody Allen (“la peste bubbonica… l’allergia all’ossigeno…”). B. invece pretendeva di rinviare sine die processi e soprattutto sentenze con una scusa — la congiuntivite — che non avrebbe retto neppure alle vecchie visite di leva, quando i giovani renitenti ingoiavano un sigaro per procurarsi il febbrone da cavallo. Infatti non ha funzionato. E dire che la libera stampa si era bevuta i referti dei medici di corte e lo descriveva come la cieca di Sorrento, un malato terminale di “uveite” inchiodato al letto di dolore, brancolante a tentoni in una stanza buia, unico conforto al capezzale la fidanzatina Francesca vestita da infermiera. Corriere : “L’ex premier sotto ‘assedio’ in una camera buia… Dosi massicce di antinfiammatori e antidolorifici… disturbi della vista, fastidio della luce e lacrimazione… un male diventato insopportabile”, “debilitato fisicamente” anche per l'”assillo del problema della governabilità del Paese e del rischio di derive populiste”. Pur con un fil di voce, l’illustre infermo dichiarava a Libero : “Non c’è pietà, mi vogliono morto, saranno soddisfatti solo quando sarò al cimitero”. La Stampa raccoglieva lo strazio del dott. Zangrillo (“Nessun incontro per evitare brutte notizie”) e delle badanti Bergamini-Mussolini-Santanchè (“gli Ingroia sparsi nelle Procure lo debilitano” e “vogliono ucciderlo”). Seguiva intervista all’oftalmologo: “L’uveite è un’infezione comune” che porta in ospedale solo “in rarissimi casi”. Tipo alla vigilia delle sentenze. Il Giornale sosteneva che l’uveite è financo “bilaterale” e il paziente “si è aggravato”, ma la Boccassini “è convinta che di quell’uomo non ci si può fidare neppure se fosse moribondo”. Mancava solo il prete per l’estrema unzione. Invece è arrivato il medico. Fiscale. Pure troppo.
ma povero quell’omino lì, che sbattuto da un tribunale all’altro non può più passare le sue giuste e amente serate con consenzienti e giovani fanciulle…
e ora non ci vede più dalla fame!
;-))))
😉
ma io non ho capito una cosa: il legittimo impedimento riguardava solo il presidente del consiglio e i ministri. Il legittimo impedimento è stato abrogato dal referendum del 2011. Come cazzo è possibile che berlusconi ne possa usufruire?
Non lo so, davvero non lo so.
quanto me piace sto scontro tra over 70.000 neanche te lo immagini, e poi lui è uno che ce ne ha de grana da investì nella giustizia terrena.
lasciami ringraziare ancora tutti coloro del favoloso bobbolo che ci hanno risuscitato tutti sti grandi personaggi che senz’altro ci aiuteranno a passare lietamente a nostra povera jurnata