Sottotitolo: da “Il sole 24 ore” del 6 giugno. In Francia si potrà nuovamente andare in pensione a 60 anni. Il Consiglio dei ministri approverà oggi il decreto che cancella uno dei punti fondamentali, certo il più simbolico, della riforma previdenziale varata da Nicolas Sarkozy a fine 2010. Che spostava appunto di due anni, dai 60 ai 62, l’età minima del pensionamento. Abbattendo uno dei tanti tabù del sistema francese di welfare.
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Non c’è peggior cosa di un bugiardo che si crede intelligente. In questo caso c’è anche l’aggravante di Napolitano per aver ritenuto persone come Elsa Fornero delle eccellenze in grado di risolvere i problemi solo perché sono meglio di “quelli che c’erano prima” mentre i fatti, purtroppo, dicono altro.
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L’Inps: “390mila
possibili esodati”
E la Fornero attacca
i vertici dell’Istituto
Camusso: “Sempre detto che erano di più”
La serietà con cui gente che guadagna stipendi pari al prodotto interno lordo di un paese di medie dimensioni di un “terzo mondo” qualsiasi decide cosa bisogna far sapere alla pubblica opinione per non creare disagio sociale.
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Secondo le stime dell’Inps gli esodati sono oltre 390mila. La Fornero, anziché chiedere scusa per saper contare fino a 65.000 e salutare ringraziando per l’ospitalità se la prende con chi ha reso pubblici i dati perché, secondo nostra signora delle bugie [a getto continuo], la cattiva informazione creerebbe “disagio sociale”.
Ma il disagio sociale lo crea anche prendere atto che la pattuglia dei geni della scienza e della tecnica capitanati dal superman dei codici iban, dal giustiziere della partita doppia e tripla, ha inanellato una serie impressionante di errori che la metà sarebbe già bastata per chiederne l’allontanamento spontaneo o agevolarne quello coatto.
Un qualsiasi dirigente d’azienda in un paese un po’ più serio del nostro, dove invece ai dirigenti che portano le aziende al fallimento vengono offerte consulenze altrove e/o buone uscite milionarie, verrebbe cacciato per molto meno di quel che hanno combinato questi guastatori dello stato sociale.
Bersani che dice? sta ancora con Monti senza se e senza ma?
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29 marzo 2012: le lacrime di coccodrillo della Fornero.
I sacrifici si impongono o per stretta necessità o per sadismo. Ecco, la Fornero ogni volta che apre bocca ricorda un po’ Pulp Fiction, fa pensare alla seconda possibilità: “mi chiamo Elsa, risolvo problemi.”
(Marco Travaglio)
poverella, al contrario di quelli che l’hanno preceduta, essa non sa moltiplicare i pani ed i pesci:
GUAI AI VINTI
ed al bobbolo così capace a farsi abbindolare e poi così irrazionale di fronte alle sue responsabilità