059 200200 numero unico protezione civile assistenza zona #Modena #terremoto. Facciamo girare il più possibile. E’ UN DISASTRO.
Terremoto, scossa in Emilia e nel Nord
“Crolli capannoni industriali: almeno 8 morti”
“Finale, giù case”. Crolla duomo Mirandola Foto Twitter
Terrore nelle zone già colpite.Avvertita anche a Milano
L’appello: togliete le password dai vostri impianti wi-fi
–
Napolitano: la verità sulla strage di Brescia del 28 maggio 1974 “fu ostacolata da apparati dello Stato.”
–
Più che un monito, una confessione in piena regola visto che Napolitano è stato casualmente anche ministro dell’Interno in questo paese e, se avesse voluto, avrebbe potuto contribuire a sbrogliare le matasse che riguardano le stragi impunite magari agendo su quell’obbrobrio che si chiama segreto di stato. Qui tutti possono avere segreti, lo stato, la chiesa, meno noi cittadini che possiamo essere passibili di qualsiasi controllo, che veniamo trattati da delinquenti anche quando non lo siamo mai stati.
Fa male dovere ascoltare, anno dopo anno, ad ogni commemorazione, ricorrenza tragica, le solite parole vuote di significato e così piene, invece e soltanto, di retorica e di una sottile, ma nemmeno tanto, presa per i fondelli verso tutti coloro che hanno perso persone care nelle stragi di stato.
–
OSSERVATORIO sulla REPRESSIONE: G8 Genova: La vergogna continua…. assolto De Gennaro
Chissà che emozione si prova a svegliarsi ogni giorno in uno di quei paesi [e sono tanti] dove a nessuno [tantomeno ad un capo di governo che, fino a prova contraria dovrebbe agire in nome e per conto del popolo che amministra] verrebbe in mente di promuovere, dunque premiare persone con procedimenti penali in corso, e tantomeno a quelle persone verrebbe concesso di occuparsi [nel frattempo] di politica, giustizia, pubblica sicurezza.
E tutto questo – sembra incredibile – ma accade anche quando le sentenze non sono ancora definitive.
Cioè, c’è qualche povero illuso, utopista, visionario [o populista qualunquista, chissà] ai piani alti delle istituzioni di quei paesi in giro per il mondo che pensa che non sia il caso di promuovere, premiare, concedere di fare politica, occuparsi della sicurezza dello stato e dunque dei cittadini, a gente con dei trascorsi poco chiari, e ci sono paesi dove – [ri]sembra incredibile – che la giustizia sia [davvero] uguale per tutti non è uno stupido luogo comune, una banalità da barzellette al bar ma la verità.
– Diaz Genova 2001, Agnoletto: “Tutto già scritto da anni, gli intoccabili sono salvi”
Il Manifesto
Tutto come da copione. Tutto era già scritto da molto tempo, fin da quell’ ormai lontano luglio 2001. I vertici della polizia non pagheranno mai per le violenze della scuola Diaz, sono intoccabili.
Anzi chi ha partecipato a quella mattanza, chi non è intervenuto ad interrompere lo torture, chi ha ordinato quell’assalto, chi ha costruito prove false va ringraziato e promosso. E visto che le condanne in appello hanno toccato anche i più alti vertici delle forze dell’ordine gli imputati e i condannati hanno pensato bene di promuoversi a vicenda fra loro; poi ci ha pensato la politica con logica bipartisan a promuovere chi stava in cima alla piramide. A cancellare le condanne emesse da qualche giudice che non è stato al gioco ci ha pensato (processo De Gennaro) e ci penserà (tra meno di un mese per il processo Diaz) la Cassazione. Tutto sarà cancellato, come se nulla fosse accaduto.
Le anticipazioni sulle motivazioni della sentenza con la quale la Cassazione ha assolto De Gennaro, dall’accusa di aver istigato l’ex questore di Genova alla falsa testimonianza e per la quale l’ex capo della polizia era stato condannato in appello ad un anno e quattro mesi non entrano minimamente nel merito delle specifiche accuse, non affrontano i fatti per i quali De Gennaro era stato condannato.
La questione era molto semplice: è vero che De Gennaro e Colucci, , si sono incontrati a Roma, e che De Gennaro ha spinto Colucci ha modificare la versione fornita, in modo tale da lasciare “il capo” totalmente fuori da tutta la vicenda ? Oppure Colucci nelle telefonate intercettate millantava fatti che non erano accaduti ? E’ lo stesso De Gennaro che davanti ai magistrati, spiega le ragioni del suo interessamento alla deposizione di Colucci: non certo un’interferenza,sostiene, ma un’azione tesa a trovare “la consonanza per l’accertamento della verità”. Ma fino a prova contraria per l’accertamento della verità la dovrebbero stabilire i magistrati ricostruendo i fatti e non due testimoni!!
Di tutto questo la Cassazione non parla. Ma la Cassazione sta anche ben attenta a non dire mai che non c’è prova, perché tale affermazione condurrebbe sì all’annullamento del processo d’appello, ma con rinvio ad un nuovo processo con il conseguente rischio di una nuova condanna. La Cassazione parla d’altro afferma che per De Gennaro “non si è acquisita alcuna prova o indizio di un ‘coinvolgimento’ decisionale di qualsiasi sorta nell’operazione Diaz”; ma non è questa l’accusa per la quale De Gennaro era stato condannato. L’accusa lo ripetiamo era l’istigazione alla falsa testimonianza del questore di Genova con l’obiettivo di evitare qualunque possibile coinvolgimento di De Gennaro nella notte cilena della Diaz. Ovvio che qualora la prima versione del questore fosse quella vera, ossia che fu De Gennaro a consigliarli di chiamare quella notte l’addetto stampa della polizia a tenere la conferenza stampa davanti alla Diaz sarebbe stato difficile sostenere che il capo della polizia era all’oscuro di quanto stava avvenendo. Ma I pubblici ministeri proprio per evitare di essere accusati di aver costruito dei teoremi si erano rigidamente attenuti a dei fatti, che la Cassazione ha invece totalmente ignorato.
La lettura delle motivazioni confermano ancora una volta che la sentenza di assoluzione di De Gennaro senza nemmeno il rinvio ad un nuovo processo prescinde totalmente da qualunque questione di diritto, ma ribadisce una verità molto semplice: nel nostro Paese c’è chi è al di sopra di ogni legge, intoccabile. E questo qualcuno è stato recentemente nominato sottosegretario alla sicurezza della Repubblica, con il plauso bipartisan del Parlamento. Se la sicurezza che tutelerà i cittadini italiani nel prossimo futuro è quella che abbiamo sperimentato la notte del 21 luglio a Genova c’e da preoccuparsi. E non poco.