Comportarsi da italiani

India: i maro‘ a Terzi, “siamo italiani e ci comportiamo come tali”

Rossella Urru, per non dimenticare l’Italia di cui vantarsi

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Ad oggi, gli italiani scomparsi nel mondo sono dieci: Maria Sandra Mariani, scomparsa il 2 febbraio 2011 nel sahara algerino; Giovanni Lo Porto, 38 anni, rapito in Pakistan il 19 gennaio scorso; Franco Lamolinara, 47 anni, sparito in Nigeria il 12 maggio 2011; sei membri dell’equipaggio della petroliera Enrico Ievoli, vittime di un assalto dei pirati in Somalia il 21 aprile 2011. C’è poi anche il caso di Bruno Pellizzari, anche lui ostaggio dei pirati somali dal 10 ottobre 2010. Lo skipper però ha la doppia cittadinanza, italiana e sudafricana, e il caso è seguito direttamente da Johannesburg. Rossella Urru è un simbolo, la faccia di dieci persone, partite dall’Italia per portare la pace, quella vera, non quella che scende dai bombardieri, e rimasti travolti dalla guerra.

Di chi si sente italiano e pensa che “comportarsi da italiani” sia una peculiarità riservata a chi indossa una divisa e ha un fucile sempre col colpo in canna ne faccio volentieri a meno, visto che il nostro paese ripudia la guerra per Costituzione. O almeno dovrebbe, vero Ammiraglio?
Essere italiani non è una nota di merito né una caratteristica che fa pregio.
Anzi, specialmente in questi ultimi due decenni è stato proprio l’esatto contrario visto che abbiamo dimostrato ampiamente di non saper fare “popolo” né di essere uniti nelle cose importanti quel tanto che sarebbe bastato a non ritrovarci oggi in queste condizioni pietose.
Mi piacerebbe che “comportarsi da italiani” significasse altro.
Significasse agire come Rossella, Francesco, Vittorio, Enzo, Nicola, Gino, come loro e come tutto quell’enorme ma pacifico esercito di gente che parte ed è partito non per una missione pagata molte migliaia di euro al mese per andare ad “annichilire” e ad esportare un’idea di democrazia malata e marcia: quella che si spara da missili e mitragliatrici ed ha più a cuore la difesa di un pozzo di petrolio che di due persone, per dire.
Gente che spesso ha pagato con la sua vita un’idea di democrazia buona, quella che le guerre le schifa e non le considera – perché non potranno mai esserlo – uno strumento per portare la Pace.

2 thoughts on “Comportarsi da italiani

  1. Magari non l’hai mai sentita ma sicuramente almeno il titolo l’hai già sentito in quanto divenne uno slogan :

    Mettete dei fiori, nei vostri cannoni (cantata dai Giganti)

    Mettete dei fiori nei vostri cannoni
    era scritto in un cartello
    sulla schiena di ragazzi
    che senza conoscersi,
    di città diverse,
    socialmente differenti
    in giro per le strade della loro città
    cantavano
    la loro proposta,
    ora pare ci sarà un’inchiesta

    tu come ti chiami?
    Sei molto giovane

    Me ciami Brambilla e fu l’uperari
    lavori la ghisa per pochi denari
    e non ho in tasca mai
    la lira
    per poter fare un ballo con lei
    mi piace il lavoro,
    ma non son contento
    non è per i soldi che io mi lamento,
    ma per questa gioventù
    c’avrei giurato che mi avrebbe dato di più

    Mettete dei fiori nei vostri cannoni
    perché non vogliamo mai nel cielo
    molecole malate,
    ma note musicali
    che formano gli accordi
    per una ballata di pace,
    di pace, di pace

    Anche tu sei molto giovane,
    quanti anni hai?
    E di che cosa non sei soddisfatto?

    Ho quasi vent’anni e vendo giornali
    girando quartieri fra povera gente
    che vive come me,
    che sogna come me
    sono un pittore che non vende quadri
    dipingo soltanto l’amore che vedo
    e alla società non chiedo
    che la mia libertà

    Mettete dei fiori nei vostri cannoni
    perché non vogliamo mai nel cielo
    molecole malate,
    ma note musicali
    che formano gli accordi
    per una ballata di pace,
    di pace, di pace

    E tu chi sei?
    Non mi pare che abbia di che lamentarti…

    La mia famiglia è di gente bene
    con mamma non parlo,
    col vecchio nemmeno
    lui mette le mie camicie
    e poi critica se vesto così
    guadagno la vita lontano da casa
    perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
    ora mi dite che ho degli impegni
    che gli altri han preso per me

    Mettete dei fiori nei vostri cannoni
    perché non vogliamo mai nel cielo
    molecole malate,
    ma note musicali
    che formano gli accordi
    per una ballata di pace,
    di pace, di pace

    • Purtroppo quando ogni giorno c’è chi ti tratta a calci in bocca non si può sempre rispondere con l’amore e coi petali di rose. E’ così. I diritti non si ottengono gratis, ecco perché andrebbero difesi di più e meglio.

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