Il motivo della nostra situazione disastrosa è nel mese concesso l’anno scorso a “quello di prima” (che comunque è vivo, se la comanda come e più di prima e lotta insieme a loro) per comprarsi la fiducia.
Con viva e vibrante soddisfazione, però.
Io alle aste non comprerei mai niente. Mi fa orrore chi lucra sulla disperazione di gente che ha perso tutto.
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Se foste almeno umani
Se foste almeno furbi, evitereste di andare in televisione a parlar di danari. Se foste almeno dignitosi stareste nei vostri cantucci comodi, a far finta che siete voi il giusto metro per misurare “l’italiano” quello che comunque sta bene, è solido, e se la gode.
Non siete nemmeno intelligenti, quando esponete la vostra magnanimità e poi comunque invocate misura, nel farvi i conti in tasca, senza provare vergogna per l’ostentazione delle briciole che lasciate indietro.
Se foste dignitosi, non osereste porvi così ingenui e sfrontati di fronte a chi sa cosa sia la sopravvivenza, quella fatta di espedienti, di sacrifici reali che fanno piangere senza nemmeno il bisogno di pronunciare la parola. Un po’ di intelligenza vi impedirebbe di offendere la nostra.
Equità sarebbe stata equiparare i vostri stipendi ai lavoratori a progetto, due mila euro al mese, e alla fine del mandato via, a spedire curricola, a sperare di aver messo via abbastanza per arrivare al prossimo lavoro, o per tornare a quello di prima, sempre che un altro l’abbiate fatto, prima di essere assunti a tempo indeterminato dalla politica italiana, quella a conduzione familiare, come una trattoria o una fabbrica di bulloni del nord est.
Siete fortunati che ormai le lotte e le battaglie si svolgono tutte su Facebook, o su Twitter con ancora meno parole, siete fortunati che i vecchi che potrebbero ricordarsi, e avere un rigurgito di volontà ormai son vecchi, e non ne possono più, o forse son solo abituati ancora a sperare in un domani migliore che non vedranno mai.
Non si può restare comodi e tranquilli a sentirvi parlare di manovre economiche, di sacrifici, di lacrime e sangue, senza avere pensieri contrastanti che snaturano persino l’essere pacifista, o colui che nella libertà e nella democrazia aveva sempre creduto.
Se foste dignitosi, sazi come siete stareste a casa ad attendere di digerire, e non andreste a parlare di fame con la pancia piena, rischiando che un rutto vi scappi tra una parola e l’altra.
E se scrivessi che siete dei ladri, verrei tacciata di populismo o di demagogia, ma ladri lo siete eccome, perché oltre che i danari, avete rubato il futuro di almeno tre generazioni. Un futuro al quale, purtroppo, avrà accesso solo la vostra progenie, quella che cresce protetta dalla fame e dalla carestia, quella che state formando per prendere il vostro posto domani, esattamente come un tempo il minatore o il ciabattino.
Se foste delle persone per bene, fuggireste lontano, ora, con le borse piene della refurtiva di una vita, quella che avete accumulato e che oggi vi permette persino di avere un pensiero generoso. Sì, perché è vero, si dice, no? A volte basta il pensiero. Deve saperlo anche Monti, che ne ha pensato tanta di equità, ma poi non l’ha applicata.
Rita Pani (APOLIDE)
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“Manovra salva-mediaset Beauty Contest: frequenze gratuite a chi le ha già, SKY si ritira perché dice gara truccata, vince Miss Silvio”.
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Eggià..il tanto vituperato comunista anche ieri sera..tra tante chiacchiere vuote e davanti a politici ossequiosi al Re ha dato l’unica ricetta che potrebbe salvarci..Rinegoziazione del debito facendo intuire alla Germania che se è disposta a farlo bene..altrimenti che “soffrano” le banche tedesce e non i nostri poveri..Ma è un comunista ed allora è lecito non ascoltarlo..
Ferrero mi è piaciuto assai assai…:-)